Il Tribunale di Mosca ha accusato Marina Ovsyannikova di “notizie false” sulla guerra in Ucraina: oggi arriva la condanna.
E’ stata condannata a 8 anni e mezzo di carcere Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che a marzo 2022 protestò in diretta tv contro la guerra in Ucraina. L’accusa è quella di aver diffuso “notizie false” sull’operazione in Ucraina.
La condanna per Marina Ovsyannikova
Dopo essere fuggita dagli arresti domiciliari in Russia, Marina Ovsyannikova – ex redattrice di Channel One di 45 anni- adesso vive da un anno in Francia insieme a sua figlia.
La procura russa aveva chiesto una pena di nove anni e mezzo di reclusione per la giornalista, condanna che si è ridotta a otto anni e sei mesi di carcere in contumacia. Lo scorso luglio ha ricevuto anche una multa di 50mila rubli, circa 830 euro.
La protesta del 2022
La giornalista divenne famosa per aver fatto irruzione durante un telegiornale con un cartello dov’era scritto “Fermate la guerra” e “Ti stanno mentendo”. La giornalista è stata condannata per aver diffuso “notizie false” sulla guerra della Russia in Ucraina.
Lol, Russians will really allow their czar to do anything to them.
— Jay in Kyiv (@JayinKyiv) October 4, 2023
Russian newscaster, Marina Ovsyannikova was just sentenced to 8.5 years in prison for holding this sign.
Russians truly embrace slavery like oxygen. pic.twitter.com/kE2Bbk0XhH
Come prevede la legge bavaglio di Mosca, entrata in vigore in otto giorni dopo l’inizio della guerra, le conseguenze diventano severe per chi si mostra in contrasto con i resoconti ufficiali.
Marina Ovsyannikova, nei mesi precedenti, non ha smesso di protestare contro la guerra di Putin. “Quello che succede qui è assurdo, la guerra è orrore, sangue e vergogna”, dichiarò l’estate del 2022.