Marine Le Pen, colpo di scena al processo: la condanna
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Marine Le Pen, colpo di scena al processo: la reazione di Putin e Orban

Marine Le Pen

Marine Le Pen condannata appropriazione di fondi pubblici e ineleggibile per 5 anni: la reazione e il supporto di Putin e Orban.

Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, è stata giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici dal tribunale di Parigi. Il caso, che ha fatto discutere nelle scorse settimane, aveva visto anche l’intervento di Matteo Salvini. Il processo, relativo agli assistenti degli eurodeputati del partito RN al Parlamento europeo, ha coinvolto complessivamente nove parlamentari e dodici ex assistenti. Ecco cosa è stato deciso.

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Marine Le Pen condannata: cosa ha deciso il Tribunale

Il tribunale, come riportato dall’Ansa, ha riconosciuto l’esistenza di un sistema strutturato di appropriazione di fondi pubblici, con contratti fittizi per gli assistenti parlamentari che, in realtà, lavoravano per il partito. “E’ stato accertato che tutte queste persone lavoravano in realtà per il partito, che il loro deputato (di riferimento) non aveva affidato loro alcun compito” ha dichiarato la presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis.

Passavano da un deputato all’altro“, ha aggiunto, chiarendo che l’obiettivo non era “mutualizzare il lavoro degli assistenti quanto piuttosto di mutualizzare le risorse dei deputati“. La magistrata ha ribadito che non si tratta di un processo politico, ma di un’indagine sulla reale esecuzione dei contratti.

Che le cose siano chiare: nessuno viene processato per aver fatto della politica, non è il tema. La questione è sapere se i contratti sono stati eseguiti o meno“, ha ribadito. La stessa de Perthuis ha indicato Marine Le Pen come figura centrale: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità“.

La sentenza prevede l’ineleggibilità immediata per tutti i condannati, compresa Le Pen per 5 anni, la quale ha ricevuto una pena di quattro anni – di cui due senza condizionale – con possibilità di ricorso al braccialetto elettronico.

La reazione alla sentenza e il supporto da Putin e Orban

Marine Le Pen ha lasciato la sala delle udienze prima della lettura della sentenza, senza rilasciare dichiarazioni. Secondo Le Figaro, aggiunge l’Ansa, è apparsa “visibilmente esasperata” all’uscita dal tribunale. Il processo ha avuto eco anche fuori dalla Francia.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato che, secondo Mosca, “le norme democratiche vengono violate” nel processo in Francia. Ha aggiunto: “Non vogliamo interferire negli affari interni della Francia e non lo abbiamo mai fatto“. Solidarietà è arrivata anche dal primo ministro ungherese Viktor Orban, che su X ha scritto: “Je suis Marine!”, richiamando lo slogan “Je suis Charlie” usato nel 2015.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2025 14:44

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