Marine Le Pen tradisce il suo passato per “prendersi” la Francia

Marine Le Pen tradisce il suo passato per “prendersi” la Francia

Dopo la vittoria al primo turno delle elezioni in Francia, Marine Le Pen è pronta ad un cambiamento per comandare il Paese.

Il successo al primo turno delle elezioni francesi di Marine Le Pen e del suo Rassemblement National sta provocando forti reazioni nel Paese transalpino. La leader politica e Jordan Bardella non sono certi di poter raggiungere la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, nonostante il 33% del primo turno che l’ha confermato primo partito nell’Esagono. In questo senso si starebbe pensando ad una svolta che si sposti più verso “il centro”.

Marine Le Pene, la vittoria al primo turno in Francia

Il Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen e Jordan Bardella, alleato con i Repubblicani di Eric Ciotti, ha vinto il primo turno delle elezioni legislative in Francia con il 33% dei voti espressi, ovvero più di 10 milioni di preferenze. Una svolta importante come sottolineato dalla leader politica a caldo: “Abbiamo cominciato a cancellare il blocco macroniano. Si tratta della prima tappa di una marcia verso l’alternanza politica per condurre le riforme di cui ha bisogno il Paese”. Eppure, come detto, tale situazione potrebbe non bastarle per governare la Francia. In questo senso saranno decisive le future mosse oltre al secondo turno di voti previsto per il 7 luglio.

Il “tradimento” al passato

Nell’ottica di riuscire a “prendersi” la Francia, ecco che la Le Pen starebbe cercando di compiere il suo tradimento più grande: una rottura con il proprio passato e il suo credo spostandosi maggiormente su posizioni “centrali”. Il suo partito ha abbandonato alcuni dei suoi piani più costosi come la nazionalizzazione della rete autostradale francese, un prezzo minimo per i prodotti agricoli oltre che la proposta per abbassare l’età pensionabile predefinita a 60 anni, con cui la Le Pen aveva colto di sorpresa i suoi consiglieri più di un decennio fa. Tutte posizioni che, adesso, vengono messe in secondo piano per tentare di governare il Paese.

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