A ‘Fuori dal coro’, Mario Giordano esplosivo con alcune dichiarazioni in diretta tv nel suo editoriale destinate a far parlare.
Non se ne è parlato molto e, anche per questo, Mario Giordano ha deciso di farlo nel corso dell’ultima puntata della sua trasmissione ‘Fuori dal coro’. Il noto conduttore e giornalista ha evidenziato una problematica di cui, a detta sua, nessuno parla per timore, quella rinominata “caccia ai bianchi”.
Mario Giordiano: “Iniziata la caccia ai bianchi”
“Stasera mi sento fuori dal coro perché dico una cosa che tutti hanno paura di dire”. Con queste parole Giordano ha aperto l’ultima puntata andata in onda in tv di ‘Fuori dal coro’, programma da lui condotto su Rete4.
Il tema è molto delicato: “In Europa c’è un grande timore che sia partita la caccia ai bianchi”. Una frase molto forte che fa riferimento ad un caso specifico che avrebbe dato inizio a questa “caccia” da lui citata.
“In un paesino della Francia un ragazzo di 16 anni, Thomas, è stato ucciso al grido di ‘ammazziamo i bianchi’. Ad accoltellarlo degli immigrati di seconda generazione, immigrati che non si sono mai inseriti in Europa e che adesso hanno scatenato la caccia ai bianchi”.
La paura in Europa
L’argomento è stato sollevato dal giornalista perché, a detta sua, “non si è parlato molto di questo in Italia, praticamente nulla, uguale in Francia”.
Secondo Giordano il motivo è semplice: la paura. “Si è cercato di tenere nascosto il nome degli immigrati, non si può dire che sono gli immigrati ad uccidere al grido di ‘ammazziamo i bianchi’. E così non ci sono stati né cortei né manifestazioni né minuti di silenzio, nessuno si è inginocchiato per Thomas”.
In questo caso è chiaro il riferimento a George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso a Minneapolis, Minnesota, negli Stati Uniti nel 2020 e per il quale è stato dato risalto anche con il movimento ‘Black Lives Matter’ in cui tutti si inginocchiarono in segno di solidarietà.