Mariupol, il racconto scioccante di una 16enne: "Mangiavamo piccioni"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Mariupol, il racconto scioccante di una 16enne: “Mangiavamo piccioni”

guerra in Ucraina sfollati in metropolitana

E’ un racconto da brividi quello fatto da una ragazza fuggita da Mariupol che ha visto la madre morire davanti ai propri occhi.

La guerra continua a seminare orrore per le strade dell’Ucraina. Molta gente è riuscita a scappare ma le immagini a cui le persone hanno assistito non andranno mai via dalla loro memoria. Esattamente quello che è successo a Katia, 16enne di Mariupol, che ha raccontato l’orrore vissuto alla volontaria Vira Khvust.

Katia è riuscita a scappare da Mariupol insieme al fratellino di 5 anni dopo aver vissuto giorni nella disperazione. “Un giorno il signor Kolja ha preso un piccione, l’abbiamo cotto sul fuoco e l’abbiamo mangiato. Poi abbiamo vomitato” è il racconto riportato dalla volontaria.

Ma il momento più buio per Katia e per il suo fratellino è stata la morte della madre, avvenuta tre giorni prima della loro evacuazione da Mariupol. “Ho detto al mio fratellino che si era addormentata e non bisognava svegliarla” racconta “ma penso abbia capito tutto”. La ragazza racconta che perfino far uscire i cadaveri dalle case era un pericolo. Per questo la loro vicina morta ha iniziato a emanare un cattivo odore fin quando l’hanno portata fuori correndo un rischio.

bombardamenti guerra ucraina
bombardamenti guerra ucraina
Leggi anche
Mosca nega i crimini di Bucha: “invenzione dell’Occidente”

Il racconto di Katia che gela il mondo

Il racconto straziante di Katia prosegue ricordando immagini terribili vissute nei giorni dei bombardamenti. Quando ha deciso di scappare si è messa a correre per le strade con il fratello e i cadaveri erano ovunque. L’aria era così irrespirabile che “ho rischiato di vomitare diverse volte”.

Katia ha raccontato di avere uno zio in Russia che quando l’ha chiamato ha detto: “Katia? Quale Katia? Non vi conosco. Non mi scrivere, per me e la mia famiglia è pericoloso”. La 16enne, nonostante gli orrori vissuti e i luoghi distrutti, ha un solo desiderio: tornare nella sua Mariupol quando tutto sarà finito.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Aprile 2022 11:16

Mosca nega i crimini di Bucha: “invenzione dell’Occidente”

nl pixel