E’ un racconto da brividi quello fatto da una ragazza fuggita da Mariupol che ha visto la madre morire davanti ai propri occhi.
La guerra continua a seminare orrore per le strade dell’Ucraina. Molta gente è riuscita a scappare ma le immagini a cui le persone hanno assistito non andranno mai via dalla loro memoria. Esattamente quello che è successo a Katia, 16enne di Mariupol, che ha raccontato l’orrore vissuto alla volontaria Vira Khvust.
Katia è riuscita a scappare da Mariupol insieme al fratellino di 5 anni dopo aver vissuto giorni nella disperazione. “Un giorno il signor Kolja ha preso un piccione, l’abbiamo cotto sul fuoco e l’abbiamo mangiato. Poi abbiamo vomitato” è il racconto riportato dalla volontaria.
Ma il momento più buio per Katia e per il suo fratellino è stata la morte della madre, avvenuta tre giorni prima della loro evacuazione da Mariupol. “Ho detto al mio fratellino che si era addormentata e non bisognava svegliarla” racconta “ma penso abbia capito tutto”. La ragazza racconta che perfino far uscire i cadaveri dalle case era un pericolo. Per questo la loro vicina morta ha iniziato a emanare un cattivo odore fin quando l’hanno portata fuori correndo un rischio.
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Il racconto di Katia che gela il mondo
Il racconto straziante di Katia prosegue ricordando immagini terribili vissute nei giorni dei bombardamenti. Quando ha deciso di scappare si è messa a correre per le strade con il fratello e i cadaveri erano ovunque. L’aria era così irrespirabile che “ho rischiato di vomitare diverse volte”.
Katia ha raccontato di avere uno zio in Russia che quando l’ha chiamato ha detto: “Katia? Quale Katia? Non vi conosco. Non mi scrivere, per me e la mia famiglia è pericoloso”. La 16enne, nonostante gli orrori vissuti e i luoghi distrutti, ha un solo desiderio: tornare nella sua Mariupol quando tutto sarà finito.