Alex Marquez domina i test di Sepang, battendo Bagnaia di un soffio. Quartararo unica Yamaha in grado di competere con le Ducati.
La MotoGP si avvicina al via della stagione e l’ultimo giorno di test a Sepang ha fornito importanti indicazioni sulle forze in campo, soprattutto per Bagnaia. Nonostante le aspettative di un time attack finale, la pioggia e le basse temperature hanno modificato i piani delle squadre, spingendo i team a concentrarsi sul passo gara piuttosto che sulla ricerca del giro veloce.
Ducati al comando, ma Yamaha c’è
Con otto ore di test a disposizione, i piloti hanno raccolto dati preziosi per sviluppare le moto in vista del primo Gran Premio della stagione. La grande attesa era tutta per la Ducati, dominatrice del Mondiale negli ultimi anni, e per le risposte delle rivali, con particolare attenzione a Yamaha, KTM, Aprilia e Honda.
A confermare la supremazia Ducati è stato Alex Marquez, che con la sua GP24 del team Gresini ha fermato il cronometro sull’1:56.493, un tempo vicinissimo al record della pista. Alle sue spalle, Francesco Bagnaia ha mostrato un’ottima competitività, chiudendo a soli 7 millesimi dal connazionale.
Oltre ai due ducatisti, ha impressionato Fabio Quartararo, capace di portare la Yamaha tra i migliori. Il francese ha dimostrato un buon livello di competitività, piazzandosi tra le Ducati più veloci e mostrando segnali incoraggianti per la casa di Iwata.
Marc Marquez e KTM: segnali contrastanti
Dietro ai primi tre, hanno chiuso Franco Morbidelli con la Ducati VR46 e Marc Marquez con la GP25 del team ufficiale. L’otto volte campione del mondo si sta adattando alla Desmosedici, ma i margini di miglioramento sono ancora ampi.
Tra le KTM, il miglior risultato è arrivato da Pedro Acosta, sesto davanti alle Honda di Johann Zarco e Joan Mir. La casa austriaca ha avuto un rendimento altalenante, con il suo pilota di punta, Brad Binder, solo tredicesimo.
Alla fine della giornata, il verdetto è chiaro: Ducati resta la moto da battere, ma Quartararo con la Yamaha M1 ha dato segnali incoraggianti. Il francese è l’unico pilota non Ducati sotto il muro dell’1:57, dimostrando che la casa giapponese ha compiuto progressi.
Con questi risultati, l’attenzione si sposta ora sul prossimo test in Thailandia, dove i team continueranno la preparazione in vista del primo GP stagionale. Ricordiamo che Martin è assente per il brutto infortunio subito negli scorsi giorni.