Il Gruppo Crai ha deciso di non vendere le mascherine a 50 centesimi. L’azienda fa sapere che è impossibile venderle ad un prezzo inferiore a quello d’acquisto.
ROMA – Il Gruppo Crai ritira la vendita al dettaglio delle mascherine. La società, che riunisce le insegne Crai, Pellicano, Caddy’s, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll, ha annunciato che “si vede costretto a ritirare dalla vendita, dai negozi del Gruppo, le mascherine chirurgiche” a causa del prezzo imposto massimo di 50 centesimi. “Siamo nell’impossibilità – si afferma- di vendere le mascherine ad un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione in modo da consentirci di riprendere la vendita delle mascherine in questione“.
La nota del Gruppo Crai
“Ci rendiamo conto – si legge ancora nella nota – che ciò può generare disservizio verso i clienti e ne siamo particolarmente spiacenti ma, nonostante tutto l’impegno e la disponibilità dimostrati dai negozi del gruppo, particolarmente in questo periodo, verso tutti i consumatori che li frequentano, siamo nell’impossibilità di vendere le mascherine ad un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione in modo da consentirci di riprendere la vendita del prodotto in questione“.
Il prezzo calmierato
Come annunciato dal premier Conte la sera del 26 aprile, “il commissario Arcuri con un ordinanza fisserà il prezzo delle mascherine chirurgiche a 50 centesimi, poi con una legge azzereremo l’Iva sulle protezione facciali“.
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