Concorsi truccati all’Università di Milano, indagato anche il Professor Massimo Galli. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta e falso ideologico. Le indagini degli inquirenti.
Anche massimo Galli è indagato per i concorsi truccati all’Università. L’indagine è condotta dalla Procura di Milano e si concentra sui concorsi universitari che si sono tenuti alla facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano nel 2020.
Concorsi universitari truccati, indagato il Professor Massimo Galli
Nella mattinata del 5 ottobre sono scattati i controlli e le perquisizioni da parte dei Nas nei confronti di diversi soggetti. Stando a quanto appreso, per gli indagati le ipotesi di reato sono di turbativa d’asta e falso ideologico. Tra gli indagati spicca il nome di Massimo Galli, il Professore venuto alla ribalta durante questi mesi di emergenza sanitaria.
Gli inquirenti riferiscono di aver individuato un sistema di “collusioni e altri metodi di turbativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione, sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità che dovrebbe orientare la pubblica amministrazione“.
Le indagini degli inquirenti e il ruolo di Galli
Nel corso dell’attività investigativa gli inquirenti hanno portato alla luce quello che viene considerato come un sistematico condizionamento delle procedure per l’assegnazione di titoli di ricercatore e di professore ordinario e associato all’interno della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano.
Galli, professore ordinario di malattie infettive presso l’Università degli Studi di Milano e presidente della commissione giudicatrice della selezione bandita nel 2019 per un posto di professore di ruolo di seconda fascia, avrebbe, secondo le ipotesi degli inquirenti, penalizzato un candidato e favorito quello che sarebbe poi risultato vincente, considerato vicino a Galli.
Oltre a Galli sono indagati anche Riva, il candidato che ha vinto il bando, la segretaria di Galli, un professore dell’Università La Sapienza di Roma e una professoressa dell’Università di Palermo. I due docenti avrebbero subìto le decisioni di Galli senza mai intervenire. Di fatto avrebbero agevolato la procedura del Professore.
Ma non solo. Stando a quanto riferito da la Repubblica, sarebbero ben quattro i bandi influenzati e condizionati da Massimo Galli. Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero escluso i candidati più titolati anche indicendo concorsi su misura per i candidati che sarebbero poi stati favoriti nel processo di selezione.