Anche Massimo Gramellini lascia la Rai? Ecco dove potrebbe andare

Anche Massimo Gramellini lascia la Rai? Ecco dove potrebbe andare

Si aggiunge alla serie di addii il presunto ultimo saluto al pubblico di Massimo Gramellini, ma adesso con chi firmerà?

Alla sfilza di uscite dalla Rai delle figure da Novanta potrebbe aggiungersi anche Massimo Gramellini, dopo la notizia di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Così, come fa sapere il sito Dagospia, il conduttore di Le Parole potrebbe lasciare Rai Tre, ma voci indiscrete ipotizzano che ci sia già un’altra rete dove poter approdare.

Massimo Gramellini

Con chi firma adesso?

Nell’ultima puntata de Le Parole, in onda il sabato sera, Massimo Gramellini ha salutato il suo pubblico con un editoriale che appunto suonava come un addio. “Con contratto in scadenza, in attesa di incontri definitivi”, Giuseppe Candela su Dagospia afferma che il conduttore potrebbe sbarcare su La7.

“Contatti facilitati dalla vicinanza del giornalista a Urbano Cairo che è anche editore di Rcs, gruppo in cui Gramellini lavora come editorialista del Corriere della Sera”, tiene a precisare il giornalista. Sembra quindi che sul tavolo delle trattative ci sia “un programma simile destinato al sabato sera di La7”.

Il presunto addio di Massimo Gramellini

Durante l’ultima puntata di Le Parole, Gramellini esordisce dicendo: “La mia parola è ‘pubblico’. In sette anni siete diventati davvero tanti, ma mai come quest’anno abbiamo avvertito l’esistenza di una connessione sentimentale”.

Poi aggiunge precisando che “questo programma lo sentite come una piccola parte della vostra vita, me ne accorgo quando incontro per strada qualcuno di voi. Per noi non potrebbe esistere complimento più bello. Ma ‘pubblico’ significa anche servizio pubblico”.

“Consentitemi di ringraziare la tanto bistrattata Rai. Al di là e al di sopra degli appetiti di potere dei quali è oggetto dal giorno della nascita, questa azienda è piena di lavoratori, tecnici, dirigenti straordinari. Ho avuto la fortuna di lavorare con molti di loro”, conclude Gramellini.

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