Ha fatto molto discutere il video di campagna elettorale del Senatore di Forza Italia che propone uno “stipendio per le casalinghe”, ecco il video.
È questo il motto dello spot elettorale del senatore Masso Mallegni, senatore di Forza Italia. La proposta del politico però ha acceso non poche polemiche. «Occuparsi della famiglia 7 giorni su 7 non è un lavoro?», ha chiesto il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, in uno dei suoi spot elettorali.
Nelle immagini dello spot si vedono due donne, intente a svolgere le faccende di casa. Una sta passando l’aspirapolvere, l’altra stira i vestiti. Lo spot di Mallegni continua: «Dal 26 di settembre, se saremo al governo, approveremo una legge per dare uno stipendio e una pensione alle nostre mogli e alle nostre mamme», dice.
E continua: «Ricordatevelo». Il video, condiviso sui profili social del senatore e capolista in Toscana nel plurinominale al Senato, ha acceso una forte diatriba. Non sono mancati i commenti srcastici del pubblico: «Bentornati nel Medioevo», oppure: «Meravigliosi questi anni ’50».
Scatenata la bufera, il senatore ha deciso si rimuovere tutto, ma ormai il danno è fatto. Massimo Mallegni ha anche provato a rispondere ai commenti nel suo spot elettorale. Tra i commenti, una donna scrive: «Quindi le donne che lavorano fuori casa e si occupano anche della casa avranno un doppio stipendio o perlomeno doppi contributi, immagino».
Il senatore Mallegni ha risposto: «Carissima Benedetta, ciò che dici è sacrosanto. Credo che le donne non siano libere quanto dovrebbero, non siano valutate quanto meritano e nel mondo maschile devono combattere come leonesse per ottenere ciò che spetta loro».
Pensioni alle casalinghe, uno dei punti principali della campagna Forza Italia
Infine conclude: «Il concetto di libertà per me è fondamentale non posso pensare che ancora oggi si ragioni in modo arcaico e maschilista». Le pensioni alle mamme e alle donne casalinghe sono uno dei punti principali della campagna elettorale di Forza Italia.
Lo conferma lo stesso Silvio Berlusconi, che stamattina ha dichiarato su Canale 5: «Anche a loro daremo 1.000 euro di pensione, anche se non hanno pagato i contributi per pensare alla famiglia». Ma il problema è che qui non si tratta di maschilismo. Garantire una pensione – così cospicua – anche a tutte le donne che non lavorano, purtroppo non è un provvedimento sostenibile per le casse dello Stato.
Un provvedimento poco sostenibile
Un provvedimento del genere andrebbe a ripercuotersi inevitabilmente sulle generazioni future. Le prospettive per le generazioni che verranno sono tutt’altro che buone: se adesso i lavoratori sono costretti ad andare in pensione oltre i 64 anni, i giovani di oggi molto probabilmente in pensione non ci andranno proprio.
Il «ragionamento arcaico e maschilista» di cui parla Massimo Mallegni non riguarda il mancato versamento delle pensioni alle casalinghe, ma la distribuzione dei ruoli sociali all’interno delle famiglie. Se entrambi i genitori contribuissero in modo equo alla gestione di casa e famiglia, molte più donne avrebbero la possibilità di andare a lavorare senza aver bisogno di nessuna pensione.