L’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con i referendari di nuova nomina della Corte dei Conti.
Il Presidente della Repubblica ha incontrato al Quirinale i referendari di nuova nomina della Corte dei Conti, ossia i magistrati di nuova nomina.
Mattarella incontra i referendari di nuova nomina della Corte dei Conti
“Il filo rosso che deve caratterizzare, non soltanto l’esercizio delle varie funzioni, ma ogni presa di posizione del magistrato in tutte le sedi, è il sentimento profondo di un’etica delle istituzioni, la consapevolezza di dover agire sempre sulla base di principi e per l’affermazione di valori. La professionalità non può mai ridursi a mera tecnicalità, ma richiede l’esercizio di onestà intellettuale, di equilibrio, di sobrietà – come diceva il Presidente Carlino, di obiettività, assenza di autoreferenzialità, disponibilità al confronto, e impone di rifuggire da logiche corporative che snaturano e deprimono la figura del magistrato”.
Il ruolo ‘territoriale’ della Corte
Nel corso del suo intervento Mattarella ha poi parlato del ruolo della Corte anche per quanto riguarda l’attività territoriale.
“Un altro tratto caratterizzante, e prezioso, della Corte sta nell’articolazione, anche territoriale, che ne fa un osservatorio privilegiato sulle attività delle amministrazioni centrali e locali, così da rappresentare, anche in un’ottica di prevenzione, un avamposto per promuovere la legalità finanziaria. La legalità finanziaria non è un asettico sistema di regole, in quanto – come ha ricordato, in occasione del suo insediamento, il Presidente Carlino – riguarda la promozione dell’uguaglianza sostanziale e l’effettiva tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione come fondamentali. Basti pensare al diritto alla salute, quanto mai in evidenza in questo periodo. Parimenti, i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’agire amministrativo sono, con la legalità, la garanzia della qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi in favore della collettività”.
Il Pnrr
Mattarella ha poi dedicato parte del suo discorso al Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Le ingenti risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza impongono, in un arco temporale breve, un volume considerevole di investimenti che incideranno, insieme alle riforme, sull’evoluzione e sulla stessa idea di società. Si pensi soltanto all’impatto che potrà avere la transizione ecologica e digitale. Il Piano traduce anche una particolare attenzione ai riflessi che le scelte attuali avranno sulle future generazioni. Non a caso questo straordinario sforzo finanziario dell’Unione Europea, nel rappresentare una risposta alla crisi determinata dalla pandemia, ha assunto in maniera significativa il nome – come ben sappiamo – di “Next Generation”.
Di seguito il testo integrale del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.