Il presidente Mattarella: “È il momento giusto per una difesa unica europea”

Il presidente Mattarella: “È il momento giusto per una difesa unica europea”

Il presidente Sergio Mattarella sottolinea l’importanza della Nato per la pace in Europa e propone una difesa europea unificata.

Durante un discorso tenuto presso il Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro”, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito l’importanza fondamentale della Nato come: “Elemento di garanzia della pace in Europa“.

Con parole chiare e decisive, Mattarella ha espresso il suo apprezzamento verso coloro che hanno servito l’Alleanza Atlantica con: “Straordinaria professionalità e dedizione” nei suoi 75 anni di storia. “La Nato è garanzia di pace, l’Italia è riconoscente“, ha affermato il Presidente.

La proposta di una difesa europea unificata

Uno dei punti salienti del discorso, come riportato da Lastampa.it, è stata la proposta del presidente Mattarella per una: “Difesa unica europea“. Questa visione punta a rafforzare l’integrazione e la coesione tra i paesi membri dell’UE nel contesto della sicurezza continentale.

È il momento giusto“, ha dichiarato il Capo dello Stato, sottolineando come questo passo sia fondamentale per il futuro della sicurezza e della stabilità in Europa.

“La nostra appartenenza al Patto atlantico assume da subito una valenza ambiziosa e si lega a una prospettiva sovranazionale e ideale, coerente con i principi ispiratori contenuti nella Carta costituzionale“, dichiara il presidente della Repubblica.

Italia e Nato: la parole del presidente Mattarella

Il Capo dello Stato ha inoltre sottolineato l’importante contributo dell’Italia alle missioni della Nato, particolarmente nel presidiare il fianco nord-orientale dell’Alleanza.

Ha, dunque, evidenziato la: “Rinnovata vitalità e forza di attrazione della Nato“, menzionando l’adesione recente di Finlandia e Svezia come segno di un crescente riconoscimento del valore dell’Alleanza.

Mattarella ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di un’interpretazione multiforme delle minacce, che consideri sia la sicurezza del fianco nord che quella del fianco sud. “Non ci può essere separazione tra sicurezza del fianco nord e sicurezza del fianco sud dell’Alleanza“, ha affermato.