Renzi critica Tajani, definendolo in campagna elettorale permanente per il Quirinale e privo del coraggio di contrapporsi a Meloni.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, torna a far parlare di sé con dichiarazioni pungenti su Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri.
In un’intervista al Corriere della Sera, riportata da Open, l’ex premier accusa di essere in “campagna elettorale permanente” con l’ambizione di candidarsi per la presidenza della Repubblica.
Tajani e la corsa al Quirinale: la critica di Renzi
Secondo Matteo Renzi, il leader di FI si sta muovendo con l’obiettivo di farsi notare dall’elettorato di sinistra, cercando di guadagnare consensi su temi progressisti.
“Tajani è in campagna elettorale permanente perché pensa di essere candidabile per il Quirinale“, afferma, puntando il dito contro quella che considera una strategia di convenienza piuttosto che di convinzione.
Il leader di Italia Viva è netto: “Strizza l’occhio alla sinistra su certi temi, pur sapendo che non avrà mai la forza di litigare con la Meloni“.
Il leader di Italia Viva si dice sorpreso dal fatto che, nonostante le numerose crisi internazionali in corso, la Farnesina sembri più impegnata nella politica interna che in quella estera.
“Mi sconvolge che mentre il mondo brucia la Farnesina segua Tajani in questa campagna elettorale sul territorio nazionale e nessuno chieda al ministero degli Esteri di prendere un’iniziativa diplomatica“, dichiara.
Unità del centrosinistra e critiche a Conte
Oltre a Tajani, l’ex premier Matteo Renzi rivolge le sue critiche anche a Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle – descritto come in difficoltà – stretto tra le pressioni di Beppe Grillo e le aspettative di Marco Travaglio.
“Con me Conte ha un conto aperto“, afferma, riferendosi al ruolo avuto nella sostituzione con Mario Draghi come premier.
Infine, elogia anche Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, per la sua volontà di mantenere uniti i vari gruppi del centrosinistra. “Ha ragione Elly Schlein a tenere tutti insieme e ha torto chi mette veti“, conclude.