Matteo Renzi apre al dialogo con Elly Schlein e riflette sul futuro di Italia Viva dopo le elezioni europee.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si trova a un bivio dopo la recente debacle alle elezioni europee, che ha visto il suo partito sotto la soglia di sbarramento nonostante l’accordo con +Europa.
In una recente intervista a La Stampa, l’ex premier ha manifestato interesse verso il Partito Democratico di Elly Schlein, aprendo la porta a una possibile collaborazione futura.
Matteo Renzi e la possibile collaborazione con Elly Schlein
“Credo che Schlein stia seguendo un percorso interessante dal suo punto di vista. Lei ha detto: non metto veti, non accetto veti. E su questo fa fare al Pd un grande passo avanti,” ha dichiarato Renzi.
Sottolineando come nel 2022 l’alleanza fra Pd e Italia Viva non si sia concretizzata a causa di un risentimento personale di Enrico Letta.
Con la leader del Pd, invece, l’ex premier vede una possibile collaborazione: “Se non ci sono veti, Italia Viva deve decidere cosa fare da grande“.
La decisione finale su quale strada percorrere, come riportato da Fanpage.it, sarà discussa al prossimo congresso del partito, previsto per l’autunno.
Il futuro di Italia Viva
La scelta che Italia Viva dovrà fare nei prossimi mesi è chiara: “Siamo a un bivio: facciamo una Margherita 2.0 alleata con il centrosinistra?” si chiede Renzi, richiamando la storica formazione politica che univa varie forze centriste con una prospettiva progressista.
“Tutti sanno – Elly per prima – che senza questo centro la sinistra non vince“, continua l’ex premier facendo intendere un opportunità nel collaborare.
L’altra opzione sul tavolo è quella di ricostruire un Terzo polo, un’idea che, secondo il leader di Italia Viva, è stata ottima ma poi “distrutta inspiegabilmente da Calenda“.
Nonostante le difficoltà, alcuni esponenti di Italia Viva, come Luigi Marattin e Costa, sembrano intenzionati a ripartire con questo progetto.
Infine, secondo diversi rumors, sembrerebbe possibile che Marattin stesso possa prendere il posto di Renzi alla guida del partito.
