Matteo Renzi sfrutta i mille giorni del governo di Giorgia Meloni per smontarne il suo operato: il confronto con il suo esecutivo.
Se da una parte Giorgia Meloni “rispolvera” un vecchio slogan di Silvio Berlusconi per festeggiare i mille giorni al governo, dall’altra Matteo Renzi prende la parola nella sua Enews con un lungo intervento in cui mette a confronto la sua esperienza di governo con quella dell’attuale presidente del Consiglio. Con numerosi dati, il leader di Italia Viva contesta duramente l’operato dell’esecutivo in carica.

I mille giorni al governo di Giorgia Meloni: il bilancio di Renzi
“Parliamoci chiaro: dopo mille giorni è aumentata la pressione fiscale, è aumentato il debito pubblico anche rispetto al PIL, è aumentata la povertà sia secondo i dati Istat che i dati Caritas“, afferma Matteo Renzi, tracciando un bilancio negativo dell’attuale governo. A suo dire, gli stipendi e le pensioni reali non sono cresciuti in modo adeguato, e “anche laddove sono cresciute le cifre a fine mese, questo aumento è stato comunque inferiore rispetto alla crescita dell’inflazione“.
L’ex premier, inoltre, si sofferma anche sulla condizione dei giovani e sul record negativo di espatri: “Stanno peggio i ragazzi che non riescono a comprarsi casa… È un caso o no che nel 2024 l’Italia abbia battuto il record di fughe all’estero? Se ne sono andati in 194.000, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa“. E non manca un attacco diretto all’apparato di governo: “Stanno meglio Brunetta al CNEL e le segretarie di Lollobrigida“.
Il confronto con l’operato del suo esecutivo
Con tono deciso, Matteo Renzi difende il proprio operato a Palazzo Chigi: “Anche il mio Governo è durato mille giorni. E in quei mille giorni abbiamo fatto misure come gli 80€, il Jobs Act, Industria 4.0“.
Ricorda interventi fiscali precisi: “Abbiamo abbassato la pressione fiscale eliminando l’IMU sulla prima casa, l’Irap costo del lavoro, le tasse sul mondo agricolo”, oltre a politiche per l’innovazione e il lavoro: “Il super ammortamento e la decontribuzione hanno dato una spinta al Paese“.
Ma non solo, rivendica anche gli investimenti sulla cultura “come mai nessuno prima“. E lancia una critica netta al confronto con l’attuale governo: “Noi abbiamo abbassato la pressione fiscale, Meloni l’ha alzata. Noi abbiamo abbassato il debito pubblico sul PIL, Meloni l’ha alzato. Noi abbiamo fatto Industria 4.0, Meloni ha bloccato tutto con Urso“.
Insomma, il leader di Italia Viva chiude con un’amara riflessione: “A chi dice: sono tutti uguali, rispondiamo no. Ci sono mille giorni e mille giorni. I mille giorni di Meloni sono diversi dai nostri“.