Salvini, ‘Rompono le scatole se si dice che la droga fa male ma nessuno ricorda i poliziotti caduti’

Salvini, ‘Rompono le scatole se si dice che la droga fa male ma nessuno ricorda i poliziotti caduti’

Matteo Salvini al Congresso nazionale del Sap: “Non ci saranno speciali sui telegiornali, però si rompono le scatole a qualcuno se dice che la droga fa male”.

Intervenuto al Congresso nazionale del Sap, Matteo Salvini ha voluto ricordare le vittime in divisa, i morti delle forze dell’ordine. E lo ha fatto senza risparmiare riferimenti alla disputa con Ilaria Cucchi.

Matteo Salvini al Congresso Nazionale del Sap: “Scommetto che oggi quasi nessun giornale ricorderà il primo poliziotto a Milano”

Nel corso del suo intervento al Congresso del Sap Matteo Salvini ha voluto ricordare e omaggiare gli uomini morti in divisa facendo particolare riferimento ad Antonio Annarumma. Si tratta del primo poliziotto morto ucciso a Milano, il 19 novembre di cinquant’anni fa.

Voi fate bene a ricordare tutti quegli uomini e quelle donne in divisa caduti. Ancora adesso si ricorda qualcuno che sarebbe stato, in passato, malmenato dalle forze dell’ordine. Scommetto però che oggi quasi nessun giornale, quasi nessun telegiornale ricorderà che proprio il 19 novembre di 50 anni fa fu ucciso il primo poliziotto a Milano, Antonio Annarumma“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/salviniofficial/

Il riferimento a Ilaria Cucchi: “Non ci saranno speciali sui telegiornali, però si rompono le scatole a qualcuno se dice che la droga fa male”

Il leader della Lega ha poi fatto un riferimento alla querela presentata contro di lui da Ilaria Cucchi. La sorella di Stefano si è mossa per vie legali dopo le parole pronunciate da Salvini dopo la condanna ai due carabinieri responsabili della morte del giovane.

“Non ci saranno speciali sui telegiornali stasera, però si rompono le scatole a qualcuno se dice che la droga fa male. Poi, come sempre detto, se qualcuno sbaglia, paga, con o senza la divisa, ci mancherebbe altro. Però da ministro ma anche da senatore, ma anche da semplice cittadino – ha concluso – mi sono sempre rifiutato che qualcuno si permettesse di mettere le centinaia di migliaia di donne e uomini in divisa nello stesso calderone”.