Matteo Salvini contro Macron e l’esercito comune europeo: ecco il perché

Matteo Salvini contro Macron e l’esercito comune europeo: ecco il perché

Matteo Salvini esprime una ferma opposizione all’idea di un esercito comune europeo e dettaglia le sue priorità nazionali.

In una recente dichiarazione rilasciata durante il programma “Giù la maschera” su Rai Radio1, Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, ha ribadito la sua netta opposizione all’idea di un esercito comune europeo, un concetto fortemente sostenuto da Emmanuel Macron. Salvini, con una chiara presa di posizione, afferma: “Non voglio neanche mezzo soldato italiano a combattere fuori dai nostri confini, l’Europa è nata per la pace” e critica Macron per le sue proposte ritenute irrealistiche e pericolose.

Matteo Salvini

Le dichiarazioni di Salvini

Salvini sottolinea la necessità di un’Europa che si concentri su una difesa efficace dei propri confini piuttosto che avventurarsi in progetti militari incerti e potenzialmente destabilizzanti. “L’Europa faccia meglio alcune cose, come la difesa dei confini, ma no all’improbabile esercito comune che non si sa da chi sarebbe comandato o pagato“, afferma, evidenziando le incognite relative al controllo e al finanziamento di tale forza armata. Come riportato da Ansa.it

Parallelamente, Salvini ha parlato delle sue responsabilità correnti come ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ribadendo il suo impegno verso il miglioramento delle condizioni di vita in Italia attraverso la gestione di treni, codici della strada e politiche abitative. Queste aree, secondo il vicepremier, sono essenziali per il benessere dei cittadini e richiedono attenzione prioritaria rispetto alle ambizioni politiche personali, come evidenziato dalla sua decisione di non candidarsi ulteriormente per concentrarsi sul suo ruolo attuale.

Critiche e proposte per le elezioni

Riguardo le polemiche scatenate dalla candidatura nelle liste della Lega del generale Vannacci, che ha proposto classi separate per alunni disabili, Salvini difende la libertà di candidatura evidenziando l’importanza dell’inclusione. Sostiene l’adozione di misure aggiuntive per supportare le famiglie degli alunni con disabilità gravissime, pur precisando che le parole del generale sono state fraintese.

Infine, il vicepremier non manca di toccare il tema sempre attuale dell’immigrazione, prevedendo un’intensa stagione di sbarchi durante l’estate e criticando l’Europa per la sua mancanza di sostegno e cooperazione in questa crisi.