Matteo Salvini e la Lega presentano un disegno di legge per reintrodurre sei mesi di servizio militare o civile obbligatorio per i giovani.
Matteo Salvini torna a promuovere l’idea del servizio militare obbligatorio, annunciando la presentazione di un disegno di legge alla Camera dei Deputati.
La Lega, come riportato da Notizie.virgilio.it, propone la reintroduzione della leva universale per sei mesi per i giovani italiani tra i 18 e i 26 anni.
Questo annuncio è arrivato in occasione dell’adunata degli Alpini a Vicenza. Ma, nonostante le critiche, il ministro ha confermato che il testo è stato depositato.
Il disegno di legge presentato alla Camera: tutti i dettagli
Il disegno di legge della Lega, presentato alla Camera e firmato dal deputato Eugenio Zoffili, membro della Commissione Difesa, prevede una scelta per i giovani tra formazione militare e servizio civile.
I sei mesi di leva obbligatoria sarebbero svolti “esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione di residenza o domicilio“.
La priorità è: “La propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e autorizzazione dell’Autorità preposta“.
Zoffili ha sottolineato che il feedback alla proposta è stato positivo. Per coloro che sceglieranno la formazione militare, “sarà assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale“.
Chi opterà per il servizio civile universale verrà preparato per “svolgere funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese“. Con possibilità di inserirsi nel sistema nazionale della Protezione Civile e collaborare con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’annuncio di Matteo Salvini
Il leader della Lega ha utilizzato i social media per comunicare l’avvenuto deposito del disegno di legge.
In un post ha scritto: “Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia“.
Salvini ha aggiunto: “Ne sono convinto“. Ha concluso, affermando: “È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi“.
