Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la situazione economica attuale, all’uscita della Cassazione a Piazza Cavour.
Per quanto riguarda le tasse, il leader della Lega Matteo Salvini ha un approccio drastico, in quanto, stando a lui “è il momento di tagliarle, serve la pace fiscale“. Queste le parole del leghista, volato a Roma per presentare la legge sulla maternità surrogata. Uscendo dalla Cassazione a Piazza Cavour, Matteo Salvini ha infatti detto ai giornalisti: “Dopo il Covid, la guerra, è il momento di tagliare le tasse, non di aumentarle: sulla casa, sull’affitto o sui risparmi e i titoli di stato“.
Il leader leghista era andato alla “Suprema” per presentare una proposta di legge, di iniziativa del popolo, in merito alla maternità surrogata. Per quanto riguarda il tema delle tasse, molto caro agli italiani, Matteo Salvini ha parlato della strategia che bisogna mettere in atto. “Porteremo da Draghi anche un’idea di pace fiscale, le cartelle esattoriali rischiano di buttare nella disperazione milioni di famiglie e imprese“.
La stoccata a Letta
In merito al recente botta e risposta con Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, Salvini ha dichiarato quanto segue. “La maggioranza del governo dice ‘non ipotizziamo aumento di tasse’, il centrodestra è pure maggioranza in Commissione, Letta dovrebbe leggere i documenti che firma, prima di fare polemica”. Salvini ha inoltre detto: “Non è il momento di aumentare le tasse, soprattutto sulla casa, perciò invito Letta a rispondere nel merito, non a fare polemica”.
Le parole sul caso Cucchi
Salvini ha inoltre ribadito la sua posizione in merito al caso che riguarda l’omicidio di Stefano Cucchi. “La sentenza Cucchi? Prendo atto. Io comunque sono sempre contro ogni tipo di droga, senza se e senza ma“. Una dichiarazione francamente sconcertante, che non c’entra nulla con la questione. Un tentativo di smarcarsi dalla condanna delle autorità che hanno pestato a sangue e ucciso Stefano Cucchi. Purtroppo, chiunque abbia un minimo di pensiero critico ha capito il “giochino” del leader della Lega. E se le sue parole sulle tasse possono essere condivisibili, le sue non-parole sul caso Cucchi fanno rabbrividire.