Max Verstappen ammette l’uso di giochi mentali contro Hamilton nel 2021, ma spiega perché oggi non sente più il bisogno di farlo.
Nel panorama della Formula 1, ogni stagione racconta una storia diversa fatta di sfide, recuperi e maturazione. Il 2025 non fa eccezione, soprattutto per Max Verstappen, protagonista di una sorprendente rimonta dopo un inizio difficile.
Una rincorsa da molto lontano
Dopo il Gran Premio d’Olanda, Verstappen si trovava a ben 104 punti di distacco da Oscar Piastri, un divario che sembrava ormai incolmabile. Ma qualcosa è cambiato. Alla vigilia del Gran Premio del Messico, il campione olandese è risalito fino a -40 punti in classifica, un recupero notevole che nemmeno lui si aspettava.
Come riportato da formulapassion.it, ha dichiarato al De Telegraaf il fenomeno olandese: “Ad un certo punto ho pensato che non sarebbe stato possibile. Ad inizio anno sapevamo di non avere la miglior macchina, ma sappiamo come massimizzare le nostre prestazioni. Da anni siamo esperti in questo.”
Una frase che conferma la solidità del team Red Bull, capace di estrarre il massimo anche in condizioni non ideali.
Giochi mentali? No, grazie
Ma a far discutere è soprattutto una riflessione personale di Verstappen, che riguarda la rivalità con Piastri e Norris, molto diversa rispetto a quella con Hamilton nel 2021.
“Nel 2021 contro Hamilton ho praticato questo genere di cose. Lo farò di nuovo? No, non ne ho bisogno. All’epoca non avevo mai vinto un mondiale. Ora ne ho vinti alcuni, mentre loro no. E questo li rende automaticamente più nervosi.”
Un’ammissione lucida che mette in luce la crescita mentale del pilota: oggi non ha più bisogno di giochi mentali perché la sua carriera parla per lui.
Verstappen ha anche commentato un momento critico della stagione: “A Barcellona con Russell. Quel momento non è stato di certo bello, ma ora non posso farci niente. Avevo perso un buon risultato ed ero frustrato, ma questo faceva capire quanto ci tenessi. Non sono affatto d’accordo con quanto detto da Helmut Marko, ovvero che avessi temporaneamente perso interesse per la F1. Io sono sempre motivato e non puoi permetterti di salire su una F1 con motivazioni basse.”
