Roma, maxi processo contro il clan Spada, la sentenza: due ergastoli, riconosciuta l’associazione mafiosa per gli esponenti della famiglia.
ROMA – Sentenza di secondo grado nel processo al clan Spada. La Corte d’Appello ha confermato quanto deciso dai colleghi d’Assise: associazione per delinquere di tipo mafioso. Condanna all’ergastolo per Roberto e Ottavio Spada. Ridotta a 17 anni, invece, la pena di Carmine Spada.
La sentenza di primo grado
È destinata a fare la storia la sentenza della Corte dAssise di Roma. chiamata ad esprimersi al termine del maxi processo al Clan Spada. I giudici hanno comminato tre condanne all’ergastolo riconoscendo l’associazione a delinquere di stampo mafioso per il gruppo particolarmente radicato sul territorio di Ostia, nella periferia di Roma.
Presente in aula anche Virginia Raggi, che ha voluto ringraziare gli inquirenti e i cittadini per il risultato raggiunto con una condanna storica, che sancisce la presenza della Mafia a Roma.
Maxi processo clan Spada, tre ergastoli. Riconosciuta l’associazione mafiosa
La Corte di Assise di Roma ha comminato tre condanne all’ergastolo che vanno a Carmine Spada, Roberto Spada e Ottavio Spada, considerati tra i capi dell’organizzazione. I giudici hanno inoltre riconosciuto l’associazione a delinquere di stampo mafioso per i membri della famiglia criminale.
Roberto Spada era diventato tristemente famoso per aver dato una testata al giornalista della RAI Daniele Piervincenzi. Anche per questo episodio era stato condannato per aggressione.
Virginia Raggi, “Si può parlare di mafia a Roma”
Presente in aula, Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha commentato la sentenza ai microfoni dei tanti giornalisti che hanno atteso il verdetto della corte.
“La sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura”.