La minaccia russa su le armi nucleari è reale

La minaccia russa su le armi nucleari è reale

L’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ha parlato dell’impiego delle armi nucleari nel conflitto: “Non è un bluff”.

“Se la Russia o i suoi alleati verranno attaccati utilizzando tali armi o se vi sarà una minaccia per l’esistenza della Russia”. E continua: “Truss pronta a iniziare immediatamente uno scambio di attacchi nucleari con il nostro Paese”. Sono queste le parole dell’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, nonché vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia.

”Questo non è un bluff”, spiega. La Russia ”ha il diritto di usare l’arma nucleare se lo riterrà necessario. La Russia utilizzerà armi nucleari se essa o i suoi alleati verranno attaccati utilizzando tali armi o se vi sarà una minaccia per l’esistenza della Russia”, dice.

L’accusa a Joe Biden e Lizz Truss

Poi l’accusa nei confronti degli Usa, che “chiedono che la Russia allontani la mano dal pulsante nucleare” mentre Truss è “assolutamente pronta ad iniziare immediatamente uno scambio di attacchi nucleari con il nostro paese”, dice Medvedev.

“Devo ricordarvelo ancora, per quei sordi che sentono solo se stessi.” In merito alla questione delle armi, “La Russia ha il diritto di utilizzare armi nucleari se necessario, in casi predeterminati, in stretta conformità con i fondamenti della politica statale in materia di deterrenza nucleare. Se noi o i nostri alleati veniamo attaccati usando questo tipo di arma. O se l’aggressione con l’uso di armi convenzionali minaccia l’esistenza stessa del nostro stato”.

Poi ha “rassicurato”: “Il presidente della Russia ne ha parlato direttamente di recente. Inoltre, faremo di tutto per prevenire la comparsa di armi nucleari nei paesi a noi vicini e ostili. Ad esempio, nell’Ucraina nazista, che oggi è direttamente controllata dai paesi della Nato”.

Infine Medvedev ha concluso: “Se la minaccia per la Russia supera il limite di pericolo contemplato, dovremo rispondere. Senza chiedere il permesso a nessuno, senza bisogno di lunghe consultazioni. E non si tratta certo di un bluff. Immaginate che la Russia sia costretta a usare l’arma più formidabile contro il regime ucraino, che ha commesso un atto di aggressione su larga scala, pericoloso per l’esistenza stessa del nostro stato. Credo che la Nato non interverrà direttamente nel conflitto perfino in questa situazione. Dopotutto, la sicurezza di Washington, Londra e Bruxelles è molto più importante per l’Alleanza Nord atlantica del destino dell’Ucraina, di cui nessuno ha bisogno, anche se è abbondantemente rifornita di armi diverse”.