Migranti, lotta agli scafisti. Meloni: “Li cercheremo ovunque”

Migranti, lotta agli scafisti. Meloni: “Li cercheremo ovunque”

Durante la conferenza stampa del Cdm di Cutro la premier Meloni ha lanciato la sfida ai trafficanti di esseri umani.

Ieri il Consiglio dei ministri si è tenuto a Cutro, la cittadina calabrese dove è accaduto il naufragio, per dare “un segnale simbolico e concreto” dopo la strage. Il Cdm è stato approvato il decreto migranti che prevede pene più severe per i trafficanti di esseri umani e incentiva i flussi regolari. Durante la conferenza stampa, la premier Giorgia Meloni è stata tempestata dalle domande a raffica dei giornalisti creando il caos e un clima abbastanza teso.

Alla premier i giornalisti recriminano di non essersi presentata prima e di non aver invitato il sindaco di Cutro al Cdm e perché non sia stata organizzata una tappa per incontrare i familiari delle vittime. La premier però ha respinto le accuse fatte dalle ricostruzioni del naufragio ribadendo: “Qualcuno pensa davvero che il governo e le istituzioni potessero fare qualcosa di diverso?” e dice di non accettare le critiche: “Non ci siamo girati dall’altra parte”.

Giorgia Meloni

“Non ci siamo voltati dall’altra parte”

Giorgia Meloni ha annunciato che inviterà a breve i familiari delle vittime di Cutro a Palazzo Chigi e sottolinea l’obiettivo del governo di sfavorire l’entrata illegale in Italia privilegiando i canali legali. Per questo, il decreto amplia i flussi e i fondi per i centri di accoglienza mentre pene più severe per i trafficanti e gli scafisti che provocano la morte o le lesioni di almeno un essere umano.

La premier e il resto del governo sono stati accolti nella cittadina calabrese tra grida di protesta e lancio di peluche. Ma Meloni precisa che è determinata a “sconfiggere la tratta di esseri umani” ed ha intenzione di fare “tutto quello che va fatto per combattere questi criminali. Questa gente io la voglio sconfiggere”. Il governo persegue, precisa la premier, una politica di maggiore fermezza su questo tema. Argomento che verrà affrontato anche nel prossimo Consiglio europeo.

Per Meloni vanno fermati coloro che sono artefici della schiavitù del terzo millennio, che si fanno pagare per trasportare esseri umani con il rischio di farli morire. Questo è un reato che il governo italiano perseguirà anche se commesso fuori dai confini nazionali, annuncia la premier.

Il governo perseguirà gli scafisti per tutto il globo terracqueo

“Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali. Consideriamo questo un reato universale, quello che intende fare questo governo è andare a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo” dichiara Meloni. L’obiettivo è lavorare insieme all’Europa e non solo e collaborare con gli altri stati per condannare queste persone, soprattutto con gli stati di partenza.

“Un altro modo per combattere i trafficanti – ricorda – è dare il messaggio che in Italia non conviene entrare illegalmente, non conviene pagare gli scafisti, non conviene pagare per rischiare di morire. È la ragione per la quale ripristiniamo i decreti flussi a livello triennale”.