La Premier Giorgia Meloni ha sentito il Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), in merito alla situazione a Gaza.
La situazione complicata nella Striscia di Gaza ha visto in queste ore la Premier Giorgia Meloni avere un contatto telefonico con il Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas (Abu Mazen). La numero uno italiana ha condiviso “la profonda preoccupazione per le recenti decisioni israeliane che appaiono andare verso un’ulteriore escalation militare”.

L’incontro tra Meloni e Abu Mazen
Ore importanti di dialogo e sostegno verso Gaza da parte dell’Italia nelle vesti della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha avuto, nel pomeriggio di lunedì 11 agosto 2025, una conversazione telefonica con il Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas. Il leader palestinese ha tenuto a esprimere un sincero apprezzamento per il ruolo della Premier ritenendo “fondamentale” il sostegno dell’Italia per quanto concerne le questioni umanitarie e le posizioni assunte dal Paese nostrano.
La posizione della Premier su Gaza
Come riporta il sito del Governo in una nota ufficiale, il colloquio tra la Meloni e Abbas “ha in particolare permesso al Presidente Meloni di condividere la profonda preoccupazione per le recenti decisioni israeliane che appaiono andare verso un’ulteriore escalation militare e ribadire come la situazione umanitaria a Gaza sia ingiustificabile e inaccettabile”.
La Premier ha manifestato e sottolineato “la necessità di giungere immediatamente alla fine delle ostilità per poter continuare a fornire assistenza umanitaria a una popolazione civile allo stremo e condiviso con il Presidente Abbas come Hamas debba rilasciare tutti gli ostaggi e accettare che non potrà avere un futuro nel governo della Striscia”.
Il sostegno italiano in chiave umanitaria è stato confermato anche “attraverso l’iniziativa Food for Gaza, inclusi i lanci aerei di queste ore e l’evacuazione, ad oggi, di oltre 150 bambini bisognosi di cure, annunciando al Presidente Abbas l’arrivo in Italia, nei prossimi giorni, di altri bambini che necessitano di cure mediche”.
La posizione del Governo italiano è stata poi quella di confermare “la necessità di lavorare a un processo politico che conduca ad una pace giusta e duratura in Medio Oriente attraverso la soluzione dei due Stati”.