La leader di Fratelli d’Italia ha rilasciato un’intervista al Washington Post e ha spiegato la sua posizione sull’Ue.
Nella sua intervista al Washington Post Giorgia Meloni ha parlato delle elezioni del 25 settembre e della campagna elettorale che l’ha dipinta come un mostro. «Non ho bisogno di sentirmi accettata dall’Unione europea. Non mi considero una minaccia, una mostro o una persona pericolosa. Mi considero una persona seria.» Ha risposto così la presidente del primo partito.
Meloni spiega anche la sua posizione critica che ha avuto negli anni nei confronti dell’Unione europea dicendo: «Quello che sta succedendo in questi anni, con la pandemia e la guerra, dimostra quante priorità europee siano state fuori luogo» ha puntualizzato. Poi ha criticato la sinistra perché tende a «considerare come nemico tutto ciò che ti definisce, che ha plasmato la tua identità e civiltà». E tra questi individua i valori cristiani che hanno “fondato la nostra civiltà, indipendentemente dal fatto che si creda o meno in Dio», spiega.
Meloni puntualizza i suoi valori
Per quanto riguarda la sua lotta all’ideologia gender spiega che “il vero obiettivo di alcune teorie di genere non è quello di combattere le discriminazioni” anzi, dice che a pagarne di più sono le donne. Ad esempio, dice «Non capisco il corto circuito che porta coloro che si sono battuti per i diritti delle donne a volere che una persona biologicamente nata uomo gareggi con le donne nello stesso sport, sapendo benissimo che questo penalizzerà le donne. Mi è permesso dirlo? Non lo sono? Diventa mostruoso? Non credo. È una valutazione che va fatta».
Continua sui diritti civili dicendo di essere contraria all’adozione omogenitoriale perché precisa che la soluzione migliore per un bambino è avere un padre e una madre. Alla domanda del Washington Post su quale aggettivo definisce meglio il suo partito tra estrema destra, conservatore, nazionalista, Meloni ribadisce che il suo partito è conservatore come dimostrano tutti i punti su cui si batte.
Sulla sua probabile carica futura di premier ha ammesso: «Non posso dire che dinanzi a una tale responsabilità le mie mani non tremano. Perché ci ritroveremo a governare l’Italia in quella che forse è una delle situazioni più complesse di sempre». Sulla sua figura e sul suo partito, cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi tre anni ha sottolineato che ora gli italiani vedono Fratelli d’Italia come un partito affidabile. Infine, Giorgia Meloni ha dichiarato che se diventerà premier parlerà con tutti perché non ha mai odiato nessuno e non ha nessun complesso di superiorità o di inferiorità ma un atteggiamento maturo nei confronti dei suoi avversari.