Anche Meloni guarda al centro per nuove alleanze

Anche Meloni guarda al centro per nuove alleanze

La coalizione di centrodestra è a pezzi e Giorgia Meloni è in cerca di forze per costruire una coalizione.

Nel suo progetto che la vede a Palazzo Chigi la leader di Fratelli d’Italia sta valutando tutte le ipotesi. La coalizione di centrodestra, nonostante gli sforzi è con evidenza piena di attriti. Salvini che non vuole riconoscere la leadership di Meloni mette in crisi il rapporto e questo penalizza la tenuta del centrodestra. Ma Giorgia corre da sola e mentre i partiti si sfasciano lei guarda al futuro e al centro per eventuali alleati.

Il terzo polo sta prendendo piede anche se senza un leader ma le forze minoritarie fuori e dentro il Parlamento sembrano in numero crescente. E Giorgia Meloni tesse la tela per costruirsi futuri alleati per una coalizione che la vede a capo. Il video presentato per invitare gli elettori a votare per il centrodestra li vede uniti – in un collage – ma gli attriti tra i tre sono innegabili.

Giorgia Meloni

Troppi leader per un solo centro

Dal canto suo, il centro ha un altro problema che potrebbe consegnare le chiavi della leadership a Giorgia Meloni, ovvero la mancanza di un leader. Troppi frammenti che si spingono verso il centro ma che ancora si devono riconoscere in un’unica figura. Renzi, Calenda, Sala, Toti, addirittura Di Maio. Ma secondo gli esperti sondaggisti ci vorrebbe qualcosa di nuovo, la creazione di un polo di centro guidato da una forza fresca.

“Renzi e Toti non avrebbero seggi per sé ma con il due per cento a testa potrebbero aiutare Calenda ad avere più eletti in Parlamento”. Alternative? “I piccoli centri potrebbero optare per una lista unitaria ma così facendo perderebbero distintività e dovrebbero costruire un soggetto del tutto nuovo. Né Renzi né Calenda né Toti sanno di nuovo” dice il professor D’Alimonte della Luiss.