Sembrava che la presidente del Consiglio non sarebbe stata presente alla cerimonia in onore del famoso magistrato ucciso da Cosa Nostra.
Giorgia Meloni si trova a Palermo per partecipare alla cerimonia in memoria di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, uccisi da Cosa Nostra nella strage di via D’Amelio. Negli ultimi giorni si erano diffuse alcune notizie che negavano la trasferta della leader di Fratelli d’Italia in Sicilia ma la premier, alla fine, ha presenziato all’importante evento.
Meloni ha deposto una corona alla caserma Lungaro, davanti alla lapide dedicata ai poliziotti uccisi: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. La presidente del Consiglio, poi, si è spostata verso le tombe di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, situate rispettivamente alla chiesa di San Domenico e nel cimitero di Santa Maria di Gesù.
ll commento della presidente del Consiglio
“La strage di via D’Amelio – ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook – dove Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta vennero uccisi dalla mafia, è stato il motivo per il quale ho iniziato a fare politica. La data del 19 luglio 1992 rappresenta una ferita ancora aperta per chi crede in un’Italia giusta“.
“Paolo – continua la premier – sfidò il sistema mafioso senza mai temere la morte, insegnandoci a non restare a guardare e a non voltarci mai dall’altra parte. Il suo coraggio e la sua integrità sono doni che ci ha lasciato e che tanti giovani hanno deciso di raccogliere per affermare due valori imprescindibili: la legalità e la giustizia. Oggi, a 31 anni di distanza da quel terribile attentato, ricordiamo tutti quegli eroi che non ebbero paura di denunciare al mondo il vero volto della criminalità organizzata e che servirono lo Stato fino all’ultimo. Nel loro esempio portiamo avanti il nostro impegno quotidiano per estirpare questo male dalla nostra Nazione: solo così il loro sacrificio non sarà mai vano“.