Il Decreto Flussi voluto dal governo Meloni è stato approvato: nuove norme sull’immigrazione, stretta sulle Ong e limitazioni per i ricongiungimenti familiari.
Il Decreto Flussi ha ricevuto il via libera definitivo dal Senato, con 99 voti favorevoli, 65 contrari e un astenuto. Il provvedimento, approvato dopo il voto di fiducia posto dal governo Meloni, introduce una serie di misure che vanno ben oltre l’ordinaria gestione dei lavoratori stranieri, toccando temi cruciali come immigrazione, Ong e magistratura.
Governo Meloni: le novità principali del Decreto Flussi
Un emendamento controverso, soprannominato “emendamento Musk” e firmato da Sara Kelany (FdI), trasferisce la competenza sui trattenimenti dei richiedenti asilo dalle sezioni specializzate in materia migratoria alle Corti d’Appello.
Il nome deriva dalle critiche di Elon Musk ai giudici italiani per non aver convalidato trattenimenti di migranti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) in Albania.
L’elenco dei Paesi sicuri è stato aggiornato, includendo nazioni come Albania, Algeria e Tunisia, ma escludendo Camerun, Colombia e Nigeria, giudicati non più conformi per l’elevato rischio di violazioni dei diritti umani.
Le organizzazioni umanitarie impegnate nel Mediterraneo subiscono ulteriori limitazioni: il termine per contestare i fermi amministrativi delle navi scende da 60 a 10 giorni.
Le Ong, tra cui Mediterranea Saving Humans e Medici Senza Frontiere, denunciano il tentativo di criminalizzare i soccorsi in mare e scoraggiare la loro presenza.
Una misura che solleva dubbi sulla trasparenza: il decreto prevede la secretazione degli appalti per i mezzi forniti dall’Italia a Paesi terzi, come Tunisia e Libia, per il controllo delle frontiere.
Ciò rende impossibile conoscere il numero di motovedette o altre risorse inviate, nonostante le accuse di violazioni dei diritti umani da parte delle loro forze.
Nuovi requisiti rendono più difficile il ricongiungimento familiare per gli stranieri: tra questi, almeno due anni di soggiorno legale in Italia, conformità dell’alloggio e verifiche su superficie e condizioni igienico-sanitarie.
Critiche e reazioni
Le misure sono state accolte con forte opposizione da parte di diverse Ong e associazioni, che denunciano un’ulteriore stretta sui diritti dei migranti e un approccio punitivo da parte del governo Meloni e una “vendetta” contro i magistrati.