Meloni influenzata salta vertice di Alicante: tensioni con Parigi

Meloni influenzata salta vertice di Alicante: tensioni con Parigi

La presidente del Consiglio Meloni è costretta a saltare il vertice EuMed di Alicante a causa dell’influenza.

Palazzo Chigi comunica che la premier Giorgia Meloni non potrà essere presente al vertice EuroMed a causa di un’influenza. Al suo posto sarà presente il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Salta così il vertice con Macron e con Sanchez. Al centro del vertice Euromediterraneo, a cui partecipano anche Francia, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Slovenia e Croazia, c’è la crisi energetica. La premier sarebbe dovuta arrivare in tarda mattinata per pranzare con gli altri leader. Alla riunione parteciperà il capo della Farnesina, al suo posto.

Ad Alicante prenderanno parte al summit anche la presidente della Commissione Ue von der Leyen e il presidente del Consiglio Michel che partecipano ad un’iniziativa sull’interconnettore energetico sottomarino tra Barcellona e Marsiglia, il progetto H2Med insieme a Sanchez, Macron e il portoghese Costa. Oltre alla questione energetica, fulcro del meeting, ci sarà anche il tema immigrazione che interessa tutti i paesi del Mediterraneo presenti al vertice.

Giorgia Meloni

Restano le tensioni con la Francia: “Nessun invito dall’Eliseo”

Al vertice era atteso anche un bilaterale tra la premier Meloni e il presidente francese Macron che ancora non hanno avuto modo di chiarire personalmente i dissapori nati proprio sulla questione migranti e il caso della Ocean Viking. Alla vigilia c’è stato un nuovo scontro tra Palazzo Chigi e l’Eliseo. Le tensioni tra i due paesi quindi non si placano. “I nodi con l’Italia non sono ancora sciolti” aveva avvisato Parigi. Emmanuel Macron aspetta “una data” per una visita di Giorgia Meloni a Parigi ma Palazzo Chigi ha ribattuto che non ci sono “né impegni né inviti” da parte della Francia sottolineando che questo tipo di inviti non arriva tramite la stampa.

Il bilaterale con Macron è rimandato così come quello con il presidente Sanchez. I rapporti con la Francia restano tesi nonostante una normalizzazione era arrivata grazie alla mediazione del presidente Mattarella e alla presa in gestione della questione da parte dell’Unione europea. Il viceministro degli Esteri Cirielli ha confermato all’Adnkronos che i rapporti tra Italia e Francia “sono buoni a prescindere dai leader di turno e dai governi che si susseguono”.

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