Meloni blinda l’Italia dopo attacco a Israele: “Rischio emulazione”

Meloni blinda l’Italia dopo attacco a Israele: “Rischio emulazione”

Si alza il livello di allerta anche in Italia dopo lo scoppio del conflitto in Israele. Giorgia Meloni mette in guarda sul “rischio emulazione”.

Lo scoppio della guerra in Israele con gli attacchi da parte di Hamas non possono essere ignorati dagli altri Paesi e anche l’Italia si muove nell’ottica, prima di tutto, di cercare di alzare le proprie difese. In tal senso, la Premier Giorgia Meloni è stata chiara sull’obiettivo di evitare atti che possano emulare quanto sta accadendo.

Meloni blinda l’Italia dopo attacco a Israele

Giorgia Meloni

La Presidente del consiglio Giorgia Meloni dopo la visita alla sinagoga, a Roma, è stata chiara sulla posizione dell’Italia rispetto alla guerra e agli attacchi a Israele. La massima attenzione dovrà essere data alla difesa e al cercare di evitare eventuali atti di emulazione da parte di singoli individui o gruppi organizzati di cellule islamiche.

“Bisogna intensificare la protezione dei cittadini di religione ebraica anche sul nostro territorio perché il rischio di emulazione degli atti criminali da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi. Quindi sono qui a dire che difenderemo questi cittadini, da ogni forma di antisemitismo”, le parole della Premier riprese dall’Ansa.

Al Viminale l’attenzione si è sviluppata su tutti i possibili pericoli: dall’azione di un singolo individuo fino alla potenziale riattivazione di cellule islamiste sul territorio nazionale, ma anche alle infiltrazioni di elementi pericolosi attraverso i flussi migratori, alla propaganda sul web e nelle carceri, fino ai gruppi pro-Hamas.

La situazione in Italia e i rischi

Al momento non risultano segnalate pianificazioni ostili verso l’Italia ma, come detto, al Viminale sono stati messi sul tavolo tutti i potenziali elementi di rischio da seguire con attenzione nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello di rafforzare la vigilanza soprattutto su i potenziali obiettivi. A Roma, per esempio, nella giornata di lunedì prossimo ci sarà la cerimonia per l’80esimo anniversario del rastrellamento delle Ss nel Ghetto e quello potrebbe essere un momento in cui l’allerta dovrà essere massima. Ma non solo. Si guarda anche ai luoghi di maggior richiamo per le persone: stazioni, aeroporti e luoghi simbolo delle varie città.

Nelle scorse ore, nell’ottica di pianificare un aumento della sicurezza, Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per analizzare tutte le possibili minacce e come muoversi.

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