La Meloni ha preso una decisione nei confronti della Campania. Più precisamente, per la metropolitana di Napoli.
Dopo la bocciatura del Green Deal, la Meloni ha preso un’altra decisione che farà parecchio discutere. Persino alcuni suoi stimati colleghi, non hanno saputo come interpretare quanto deciso. Tra questi, c’è chi ha addirittura parlato di una semplice svista. Si tratta dell’ennesimo taglio fatto dalla Premier, questa volta nei confronti della Campania. Più precisamente, nei confronti dell’area di Napoli. All’interno della quale circolano migliaia su migliaia di pendolari.

Il taglio fatto verso la Campania
Nonostante Giorgia Meloni abbia descritto il Sud come una locomotiva, all’interno della manovra figura una decisione impopolare. Dagli investimenti per la metropolitana sono stati tagliati circa 15 milioni di euro, includendo anche la tratta di Afragola. La cifra decurtata è in realtà prevista per estendere la rete del trasporto di massa tra Afragola e la metropolitana di Napoli, fornendo al contempo nuovi treni. A questo proposito, si sono espressi numerosi colleghi, in merito ad una decisione dal loro punto di vista difficile da commentare.
Le parole dei colleghi della Premier
Riguardo questa decisione presa dalla Premier, si è espresso il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il quale ha così esordito: “Spero che il ministro Salvini, che è il ministro dei Trasporti e leader del partito del ministro dell’Economia possa recuperare questa svista che c’è stata e che considero un errore, convincendo il suo compagno di partito“.
Ha parlato di questo taglio alla metropolitana partenopea anche Francesco Silvestro, vice segretario campano di Forza Italia: “Afragola non si tocca. Tagliare i fondi a una stazione che rappresenta il cuore delle connessioni del Mezzogiorno sarebbe un errore politico, economico e strategico“.
Nonostante questa decisione, la Meloni ha comunque rivendicato quanto di positivo fatto per il Sud: “Hanno fatto crescere il Pil e l’occupazione del Sud più della media nazionale. Nel secondo trimestre 2025 il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel Sud ha superato per la prima volta il 50%, raggiungendo il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004“.