Giorgia Meloni e Papa Leone XIV protagonisti di un nuovo asse diplomatico per i negoziati tra Russia e Ucraina. Tutti i dettagli.
La guerra in Ucraina, ormai giunta al terzo anno, ha ridefinito gli equilibri internazionali, lo sa bene anche la premier italiana Giorgia Meloni. L’Europa ha dovuto rivedere le proprie priorità strategiche, mentre gli Stati Uniti, pur mantenendo un ruolo centrale, si confrontano con nuovi scenari interni. In questo quadro, l’Italia è apparsa spesso ai margini dei grandi giochi diplomatici. Eppure, qualcosa sembra essere cambiato.

Un contesto geopolitico in rapido mutamento
Negli ultimi giorni, Giorgia Meloni è stata al centro di un fitto intreccio di consultazioni internazionali. Il suo nome è emerso in numerose conversazioni ad alto livello con i leader europei, tra cui Macron, Starmer, Merz e von der Leyen. Un’attività diplomatica che, se inizialmente poteva sembrare solo di routine, si è rivelata parte di un disegno più ampio.
La svolta inattesa: il ruolo della Santa Sede
Il vero colpo di scena, però, arriva da un interlocutore inaspettato: Papa Leone XIV. Il pontefice ha offerto la disponibilità del Vaticano ad ospitare i prossimi colloqui tra Russia e Ucraina. La notizia, trapelata da ambienti vicini a Palazzo Chigi, è stata confermata da una nota ufficiale: la Santa Sede è pronta a fare da mediatore.
Meloni, pur colpita da una lieve indisposizione, ha avuto un colloquio diretto con il pontefice e ha aggiornato anche il Segretario di Stato vaticano. Contemporaneamente, ha intensificato i contatti con Washington, che ha dato il proprio benestare all’iniziativa.
Non è tutto: Donald Trump, in una recente chiamata con Putin, ha espresso il suo supporto a una trattativa supervisionata proprio dalla Santa Sede. Dopo questo scambio, ha coinvolto anche Meloni e von der Leyen in una conference call. Il risultato? Una nuova apertura concreta verso un cessate il fuoco.
Il momento clou è arrivato con l’annuncio che i negoziati di pace tra Russia e Ucraina potrebbero tenersi in Vaticano. Una svolta storica, con Meloni come figura centrale di un nuovo equilibrio diplomatico.