Veleno sulla Meloni: "Cuore di mamma? Se...". La sparata di Soumahoro
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Veleno sulla Meloni: “Cuore di mamma? Se…”. La sparata di Soumahoro

Giorgia Meloni

Aboubakar Soumahoro non le ha mandate a dire all Premier Giorgia Meloni dopo il suo commento allo spot Esselunga.

Ha fatto discutere il commento della Premier Giorgia Meloni alla nuova pubblicità Esselunga che richiama, evidentemente, il tema della famiglia con i genitori divorziati. La Presidente del Consiglio aveva affermato di essere rimasta commossa per lo spot e queste sue dichiarazioni hanno portato diversi pareri contrari. L’ultimo è quello di Aboubakar Soumahoro che ha paragonato la situazione a quella dei migranti.

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Veleno sulla Meloni: Soumahoro spara a zero

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il deputato e attivista per i diritti umani non ha fatto sconti alla Meloni facendo un paragone che, a dirla tutta, non sembra essere proprio lineare.

L’uomo, infatti, come sottolineato da Adnkronos, ha detto: “La premier Meloni, che in nove mesi ha varato quattro decreti fallimentari sull’immigrazione, si è detta commossa per lo spot di Esselunga di cui molto si sta parlando in queste ore. Mi chiedo se il suo cuore di madre italiana e cristiana si sia altrettanto commosso davanti agli sbarchi di minori che sbarcano sulle nostre coste fuggendo da guerre, violenze, fame e persecuzioni”.

Evidente come Soumahoro stia, di fatto, mettendo a paragone i decreti sui migranti approvati dal governo e la pubblicità di Esselunga che tratta di divorzio e della sofferenza della bambina protagonista dello spot.

L’affondo

L’esponente politico ha poi rincarato la dose: “Dicono di avere a cuore il destino delle persone fragili. Allora mi chiedo, perché il governo ha deciso di togliere le specifiche tutele ai minori non accompagnati? È una misura gravissima, perché li espone al rischio concreto di finire nelle mani delle organizzazioni criminali. Questo decreto presenta inoltre molte altre gravi criticità”.

“Sull’accoglienza il governo segna un autogol, autorizzando i gestori dei centri a derogare al limite di capienza stabilito. Questo significa che se una struttura ospita dieci persone il governo ne raddoppia la capienza a 20. Inoltre, dovrebbero spiegare agli italiani chi pagherà la tassa sui rifiuti che hanno deciso di togliere ai centri d’accoglienza ubicati nei comuni interessati da arrivi consistenti e ravvicinati […]”.

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ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2023 11:53

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