Mercato Milan, cessioni ma con giudizio: Milanello non è un supermercato
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mercato Milan, cessioni ma con giudizio

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Pugno duro e testa alta: il Milan non è un supermercato. I giocatori partono solo se arrivano le offerte giuste.

È cambiata l’aria in casa Milan rispetto ai tempi di Adriano Galliani. Ad oggi i rossoneri hanno la necessità di sfoltire la rosa anche per dare un senso a un gennaio altrimenti immobile. La via dei trasferimenti serve inoltre a fare cassa e abbassare il tetto salariale, richieste che prima o poi verranno formulate dall’UEFA.

Nonostante le esigenze societarie, i rossoneri non vogliono farsi prendere per la gola. È chiara (più o meno) quale sia la lista dei partenti e soprattutto è chiara la valutazione che il Milan fa di ogni giocatore. Le valutazioni sono ovviamente elastiche e c’è possibilità di trattare, ma regali e grandi sconti non si fanno a nessuno e per nessun motivo.

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Pugno duro del Milan: così si muove un top club

La nuova filosofia del Milan è evidente se prendiamo i casi di Luca Antonelli e soprattutto Gustavo Gomez. Il difensore paraguaiano è ai margini del progetto rossonero e con poche possibilità di rientrare nelle turnazioni di mister Gattuso. Il giocatore è sulla lista dei cedibili ma non a meno di otto milioni.

Il Boca Juniors le sta provando tutte per portare Gomez in Argentina: cambia le formule e i metodi di pagamento ma non alza la cifra offerta… e l’affare non si conclude. Pugno duro dunque quello del Milan che non svende i top player né gli esuberi, proprio come fanno i top club.

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ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2018 13:47

Milan: “Il salto di qualità dei giocatori deve essere il valore aggiunto”

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