Milan, Sandro in standby

Operazione congelata in attesa del verdetto della UEFA sul Fair Play Finanziario. Il brasiliano Sandro resta un obiettivo per il centrocampo, ma non è una prima scelta per il Milan.

Mercato Milan, Sandro resta un obiettivo per il centrocampo. Il brasiliano si è messo in bella mostra nell’ultima stagione (in prestito) al Benevento, finendo nel mirino dei rossoneri, sempre a caccia di rinforzi per la mediana.

Difficilmente il giocatore resterà in Campania, soprattutto dopo la retrocessione in Serie B dei giallorossi. L’Antalyaspor, però, club titolare del cartellino del classe ’89, non sembra intenzionato a trattenerlo. Bisogna, dunque, trovare una sistemazione.

Sulle tracce dell’ex centrocampista di Tottenham e Queens Park Rangers, oltre ai rossoneri di Rino Gattuso, ci sono la Lazio, la Sampdoria e il neo promosso Parma.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ACMilan/

Mercato Milan, i rossoneri aspettano la sentenza della UEFA

Smentite, invece, le voci che hanno accostato Sandro al Paris Saint-Germain. I parigini, infatti, secondo quanto appreso da Calciomercato.it, non sono interessati al nativo di Riachinho (Brasile), giocatore di grande esperienza e personalità.

Il Milan, come detto, ha inserito il calciatore verdeoro tra i propri obiettivi per la prossima stagione. Tuttavia, gli uomini di mercato di via Aldo Rossi hanno congelato ogni trattativa in attesa della decisione della UEFA sul Fair Play Finanziario.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ACMilan/

Milan, Sandro piano B per il reparto di centrocampo

Anche l’operazione Sandro, dunque, è in standby, così come tutte le altre imbastite in questi mesi dalla società rossonera, che vuole prima risolvere questa situazione con i vertici di Nyon.

Ricordiamo, però, che il brasiliano non rappresenta una prima scelta per il Milan, che ha in testa altre soluzioni per il centrocampo. L’ex Internacional può essere considerato un’alternativa (low cost, tra l’altro), una sorta di piano B.

Ecco un video con alcune giocate di Sandro Raniere Guimarães Cordeiro:

Argomenti