Mes, di Maio rischia la crisi di governo (o del Movimento 5 Stelle)

Mes, di Maio rischia la crisi di governo (o del Movimento 5 Stelle)

Cinque Stelle divisi sul Mes, Di Maio al bivio: ma rischia la crisi di governo (o il collasso del MoVimento). Lunedì prima giornata chiave per delineare il futuro.

Il Mes ha lasciato strascichi nel Movimento 5 Stelle, con Luigi Di Maio che rischia di perdere il controllo della sua forza politica.

Mes, Di Maio costretto a far fronte alle pressioni del Movimento 5 Stelle

Risolta la discussione – decisamente accesa – sulla manovra, il Salva Stati torna in primo piano e agita il MoVimento. L’intervento di Conte in Aula non ha risolto il caso e la maggioranza di governo deve prendere posizione. Nella giornata del 9 dicembre il Mes torna alla ribalta. Di Maio ha il compito di ricompattare i suoi per arrivare a una risoluzione d maggioranza insieme con il Pd.

In caso contrario, ossia se il Movimento 5 Stelle dovesse decidere di muoversi con una risoluzione indipendente, il governo rischierebbe seriamente una crisi difficile da disinnescare.

Luigi Di Maio

Alleanza con il Pd appesa a un filo

I riflettori si spostano nuovamente sui critici dell’alleanza con il Pd, consapevoli di avere un’ottima occasione per mettere in discussione l’alleanza con i dem. La resa dei conti si giocherà come di consueto al Senato, dove i numeri della maggioranza sono risicati. Qui i tiratori franchi potrebbero giocare un brutto scherzo al governo. A meno che Di Maio non riesca ad isolarli.

Mes, Di Maio deve scegliere tra la durata del governo e l’anima del Movimento

Ma la posizione del capo politico è tutt’altro che comoda. Da una parte sa di non potersi permettere una crisi di governo, dall’altra è consapevole di non poter appiattire eccessivamente il Movimento 5 Stelle al Pd. In questo caso rischierebbe una crisi interna al MoVimento, altrettanto difficile da gestire. Soprattutto considerando che sullo sfondo restano le elezioni in Emilia Romagna. Qui in caso di vittoria del Partito democratico si potrebbero riscrivere le gerarchie all’interno della coalizione. Un po’ come accaduto nel governo gialloverde dopo le elezioni europee. E tutti ricordano le conseguenze.

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