Messina Denaro, il ritrovamento shock nel terzo covo del boss 

Messina Denaro, il ritrovamento shock nel terzo covo del boss 

Gli inquirenti hanno ritrovato l’auto di Messina Denaro, una Giulietta nera. Dentro il terzo covo c’era anche una biografia di Putin.

Gli inquirenti hanno ritrovato l’auto di Matteo Messina Denaro, il boss latitante a capo di Cosa Nostra. È stato fatto un ritrovamento shock anche all’interno di uno dei nascondigli del mafioso. Gli inquirenti hanno ritrovato una biografia di Vladimir Putin, zar di Russia. 

Emersa anche la presenza di numerosi libri. Tra questi c’era appunto una biografia del presidente del Cremlino. Nei pressi del terzo covo del latitante gli inquirenti hanno rinvenuto la sua automobile, una Giulietta.  

Il ritrovamento dell’auto

Nel momento in cui le forze dell’ordine hanno tratto in arresto Matteo Messina Denaro, il mafioso aveva con sé un borsello nel quale teneva tanti oggetti. Tra questi, anche una chiave. Si tratta appunto della chiave della sua Alfa Romeo Giulietta nera. Attraverso un’analisi dettagliata realizzata con il codice della chiave inserito in un sistema di intelligenza artificiale, gli inquirenti hanno costruito una mappa relativa agli spostamenti del veicolo appartenente al boss mafioso. 

In questo modo, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire al terzo nascondiglio del boss. Questo si trova in vicolo San Vito, a Campobello di Mazara. Attualmente, dopo ben 30 anni di latitanza, il boss mafioso responsabile delle stragi di Capaci e via d’Amelio si trova detenuto presso un carcere abruzzese. 

A causa delle sue condizioni di salute, l’uomo si sta sottoponendo a delle sedute di chemioterapia per combattere il cancro al colon contratto un anno fa. Secondo quanto appreso, Lorenza Alagna, l’unica figlia del mafioso, ha dichiarato che non si recherà in carcere per fargli visita. 

Madre di un figlio di un anno e mezzo, la 27enne ha deciso di tenere le distanze da suo padre. Ma attraverso un’analisi dei documenti rinvenuti, è emerso che Matteo Messina Denaro vorrebbe tanto incontrare sua figlia. In uno dei suoi scritti domandava: “Perché Lorenza non vuole vedermi? Perché è arrabbiata con me?”. 

“Bisogna che gli inquirenti continuino, proseguano il capillare, incessante lavoro che stanno facendo di analisi e indagine della latitanza di Matteo Messina Denaro”. Sono queste le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, riferite al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Bologna.  

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