Microsoft è preoccupata dalla stessa AI che ha lanciato: ecco perché

Microsoft è preoccupata dalla stessa AI che ha lanciato: ecco perché

A lanciare l’allarme è stato Brad Smith, vice chairman e presidente del noto gruppo informatico, durante un forum a Nuova Delhi.

Microsoft ha paura dell’intelligenza artificiale che lei stessa ha sviluppato? Questa la domanda che sorge spontanea ascoltando le parole di Brad Smith, vice chairman e presidente della famosa società informatica, pronunciate durante un forum aziendale a Nuova Delhi.

L’industria tecnologica – ha affermato il dirigente Microsoft – deve essere attenta a non ripetere, nel momento dello sviluppo vertiginoso della Intelligenza Artificiale, gli stessi errori che commise quando iniziò l’epoca dei social network“.

Una preoccupazione che non corrisponde agli investimenti fatti

Quello del presidente di Microsoft è un “al lupo! Al lupo!” che quasi non si spiega: se la paura dell’intelligenza artificiale fosse così forte come si giustificherebbero gli investimenti che la società avrebbe fatto nel settore? Nel 2019, infatti, il colosso statunitense aveva speso 1 miliardo di dollari nella società che gestisce ChatGPT, cercando di integrarla nel suo motore di ricerca: Bing.

Le parole utilizzate da Smith fanno eco a quelle spese da Elon Musk per ammonire il mondo sui pericoli dell’intelligenza artificiale. Il problema, anche in questo caso, è che il magnate sudafricano è uno dei finanziatori del progetto OpenAI, gli inventori di ChatGPT.

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