Due barconi con 415 migranti sono stati soccorsi e portati all’hotspot di Lampedusa. Varie nazionalità a bordo, c’è anche una neonata.
AGRIGENTO – Oltre quattrocento migranti di varie nazionalità sono sbarcati a Lampedusa con due diversi barconi.
Lampedusa, riprendono gli sbarchi
La prima barca di legno di 20 metri, con a bordo 325 persone a bordo, è stata intercettata a 8 miglia dall’isola dell’arcipelago delle Pelagie. La seconda carretta, intercettata a 5 miglia dalla costa, è stata scortata da una motovedetta della guardia di finanza fino al molo Favaloro. A bordo c’erano 90 migranti di varie nazionalità, 83 uomini, 6 donne e una neonata.
A causa delle nuove rotte dalla Libia, si prevede un’estate caldissima sul fronte degli sbarchi.
La preoccupazione del parroco
A seguire da vicino la vicenda don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa. Ai microfoni di AgrigentoNotizie, il sacerdote ha dichiarato: “Gli abitanti non possono andare oltre alle loro forze. E’ importante salvare le persone senza litigare sulle vicende burocratiche è giusto che l’Italia chieda all’Europa di non essere lasciata da sola, ma proprio per il suo impegno da capofila sia l’Italia a dettare le scelte nel soccorso e quindi a dare l’esempio a quella Europa a cui chiede aiuto“.
Il prelato, che guida la chiesa presente sull’isola da cinque anni, ha ricordato: “Nei momenti difficili tante persone hanno saputo dare prova di accoglienza e disponibilità, ma anche i lampedusani non vanno messi nelle condizioni di essere provati oltre alle loro forze. Quella che viene descritta ogni anno come un’emergenza imprevista, in realtà sappiamo che avverrà. Quindi speriamo che verrà il momento di non considerarla più un’emergenza, ma di programmare in tempo il soccorso e la giusta accoglienza“.