Il Viminale aveva autorizzato lo sbarco di mamme e bambini dalla Alan Kurdi ma è arrivato il no delle persone a bordo della ONG.
ROMA – Il braccio di ferro Italia-Sea Eye continua. Nella mattinata odierna (venerdì 5 aprile 2019) il Viminale aveva autorizzato lo sbarco di mamme e bambini dalla Alan Kurdi ma – come comunicato da Matteo Salvini – è arrivato il no delle persone a bordo dell’imbarcazione.
“Nessuno sbarco – commenta il ministro – dalla Alan Kurdi. Donne e bambini si rifiutano a scendere dalla nave. Non ci resta che augurare buon viaggio verso Berlino“.
Di seguito il post su Facebook di Matteo Salvini
Alan Kurdi al largo di Lampedusa, la nave non è entrata in acque italiane
La nave Alan Kurdi continua ad essere bloccata ormai da diverse ore a largo di Lampedusa ma senza entrare in acque italiane. Il governo continua ad avere contatti con la Germania per permettere ai migranti di sbarcare in un posto sicuro ma da Berlino chiedono un aiuto dell’intera Unione Europa.
Una vicenda che Bruxelles segue da vicino. L’UE ha dichiarato di essere al lavoro per “trovare una soluzione il prima possibile“. Non è escluso – come già successo in passato – che nelle prossime ore venga trovato un accordo da diversi Paesi. I migranti, quindi, potrebbero sbarcare a Lampedusa o in Germania per poi essere ricollocati in altri Stati.
Alan Kurdi, fascicolo aperto dalla Procura di Agrigento
La Procura di Agrigento – secondo quanto riportato da AdnKronos – ha aperto l’ennesimo fascicolo sulla questione migranti. Si tratta di un atto dovuto che potrebbe portare al sequestro della ONG tedesca in caso di approdo a Lampedusa. Intanto la Alan Kurdi ha rispettato l’ordine di non entrare in acque italiane e resta in attesa di una comunicazione a largo dell’isola ma sempre in territorio internazionale.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/