Più poteri a Conte e meno al Viminale: il piano dei Cinque Stelle sui migranti

Più poteri a Conte e meno al Viminale: il piano dei Cinque Stelle sui migranti

Migranti, il Movimento Cinque Stelle contro Matteo Salvini. Emendamento pentastellato al decreto Sicurezza Bis per trasferire alcuni poteri dal Viminale al premier Conte.

Migranti, si riaccende la tensione tra il MoVimento Cinque Stelle e Matteo Salvini. Il premier non avrebbe apprezzato l’esubranza del suo vice che sulla questione migranti ha deciso di prendere in mano le redini della situazione mettendo alle strette Di Maio e i ministri pentastellati.

Ong, la nuova stretta del Viminale

La nuova mossa messa in campo dal leader della Lega per provare a contrastare il traffico di esseri umani nel Mar Mediterraneo è lo schieramento delle navi della Guardia di Finanza e della Marina Militare a difesa delle acque territoriali.

Le autorità italiane inoltre utilizzeranno i sistemi radar per il controllo dei mari e potranno contare sulle perlustrazioni aeree. A tutto ciò si andrebbe ad aggiungere una sanzione fino a un milione di euro per le navi che non rispetteranno le leggi.

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Migranti, il Movimento Cinque Stelle contro Matteo Salvini

La stretta repressiva decisa da Salvini sembra rispondere alle richieste degli italiani, ma il MoVimento Cinque Stelle sarebbe decisamente poco convinto dalle nuove norme del Decreto Sicurezza Bis, che arriverà presto in Parlamento dove farà discutere.

Stando alle informazioni raccolte, il MoVimento Cinque Stelle avrebbe presentato un emendamento per trasferire alcuni poteri dal Viminale al premier Conte. Il tutto mentre Luigi Di Maio spinge per un inasprimento delle pene per le Ong, sintomo di una fazione divisa e senza un orientamento comune.

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Di Maio nella ‘rissa’ tra Salvini e Trenta

Lo stesso Di Maio però non può sottrarsi dalla battaglia tra Ministri che vede Salvini contro Trenta e Toninelli, i due chiamati a decidere sui porti chiusi insieme con il Ministro dell’Interno. Il numero uno del MoVimento ha preso posizione promettendo un peluche al collega, il quale aveva fatto sapere di sentirsi solo nella lotta contro le Ong.

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