Fonti del Governo di Malta a TPI rivelano: “Nessuna lezione dell’Italia sui migranti. Hanno ceduto al ricatto della Germania”.
ROMA – Alta tensione tra Malta e Italia sui migranti. Dopo le accuse di ieri da parte di Luigi Di Maio, fonti del Governo di La Valletta, citate da TPI, hanno smentito qualsiasi intervento volontario da parte di Roma per sbloccare la questione di Sea Watch: “Nessun atto di generosità – precisano – ma Palazzo Chigi ha ceduto al ricatto della Germania e alle pressioni di Bruxelles. Da Berlino avevano assicurato di accogliere la loro quota solo se l’Italia avesse preso parte alla distribuzione. E proprio per questo motivo c’era stata la chiamata dell’Unione Europea a Conte. Alla fine il premier italiano ha accettato e la situazione si è sbloccata“.
Migranti, Malta spiega: “C’è confusione nel Governo. I migranti dovevano sbarcare in Italia”
Una telenovela durata diversi giorni e spiegata da Malta: “Inizialmente l’ONG ha chiesto di sbarcare in Italia ma il Governo ha detto di no e così noi abbiamo deciso di accoglierli per ripararsi dal maltempo. Abbiamo confermato la nostra contrarietà allo sbarco e intanto la Commissione Europea era al lavoro per la ripartizione delle persone salvate. Quasi tutti gli Stati erano d’accordo a dividerli senza condizioni ma la Germania ha ribadito il suo sì solo con la partecipazione dell’Italia. Conte ha accettato in silenzio e quando Di Maio ha parlato l’intesa era stata trovata“.
“Il ministro a deciso di fare questo post per far credere agli italiani di aver preso l’iniziativa ma adesso l’Italia è l’ultimo paese a decidere di partecipare alla ripartizione volontaria europea. Se il Governo vuole dare una lezione a tutti doveva aprire sin dall’inizio i porti e partecipare alla ripartizione volontaria che è in corso da più di una settimana“.
Migranti, ONG smentisce di Maio: “Non è possibile separare le famiglie”
La proposta di Di Maio non è stata accettata dalla ONG perché “non è possibile dividere le famiglie“. “A bordo – spiega una portavoce citata da Sky TG24 – ci sono 7 minori, tra cui tre fanno parte di un nucleo familiare. Loro non hanno nessuna intenzione di essere separati e anche noi condividiamo questa idea“.
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