Migranti, nave-quarantena in arrivo a Lampedusa. 50 profughi ‘in fuga’ dalla tensostruttura di Porto Empedocle

Migranti, nave-quarantena in arrivo a Lampedusa. 50 profughi ‘in fuga’ dalla tensostruttura di Porto Empedocle

La nave-quarantena è in arrivo a Lampedusa. La Gnv Azzurra potrà ospitare tra i 600-700 migranti.

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Nave-quarantena in arrivo a Lampedusa. L’imbarcazione Gnv-Azzurra ha superato tutti i controlli da parte della commissione di visita a Porto Empedocle e nelle prossime ore è attesa al largo dell’isola siciliana per accogliere i primi migranti.

La nave ospiterà circa 700 profughi durante il periodo di isolamento per cercare di svuotare l’hotspot di Lampedusa, ma potrebbe non bastare visto gli sbarchi che si stanno registrando in queste ore in Sicilia. Il Governo sta ragionando ad altre soluzioni e, soprattutto, chiedendo aiuto all’Europa per riattivare il prima possibile il programma di redistribuzione firmato a Malta.

Migranti in fuga da Porto Empedocle

La tensione, comunque, non si placa con i migranti che continuano i loro tentativi di fuga. L’ultimo è stato registrato a Porto Empedocle dove una cinquantina di tunisini hanno lasciato la tensostruttura per cercare di abbandonare la Sicilia.

I carabinieri e la polizia si sono messi subito alla ricerca dei fuggitivi. Circa cinque migranti sono rientrati da soli mentre prosegue la caccia degli altri profughi che hanno fatto perdere le proprie tracce. Non sarà semplice rintracciarli anche se difficilmente sono riusciti a lasciare la regione.

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Il Governo chiamato a dare una risposta

Un’emergenza che mette a rischio la tenuta di questo Governo. Il premier Conte ha ribadito la necessità di riattivare il programma rimpatri, ma serve una soluzione immediata per non rischiare di far ripartire l’epidemia nel nostro Paese.

Le navi-quarantena non sembrano essere il giusto piano per cercare di contenere il virus. Gli arrivi negli ultimi tempi si sono triplicati e imbarcazioni con 600-700 posti rischiano di riempirsi in un solo giorno. Per questo motivo c’è bisogno di altro e Roma deve dare una risposta immediata per non rischiare altre fratture all’interno dell’esecutivo.