Migranti, nuovo scontro Francia-Italia: le dure parole di Séjourné

Migranti, nuovo scontro Francia-Italia: le dure parole di Séjourné

L’attacco dell’eurodeputato Stéphane Séjourné contro Giorgia Meloni: “Sui migranti disumana e inefficace”.

Citato da Le Figaro, il capo del partito di Emmanuel Macron “Renaissance”, Stéphane Séjourné, lancia un duro attacco contro la gestione dei migranti da parte dell’Italia. “L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”, afferma.

Emmanuel Macron

Sui migranti, l’Italia “Inumana e inefficace”

Mentre il governo francese cerca di risolvere l’astio creatosi con l’Italia, a causa delle dichiarazioni di Darmanin, il numero uno del partito di Macron butta benzina sul fuoco attaccando il governo di Giorgia Meloni.

Da un “incapace” del ministro dell’Interno, si passa facilmente alla “ingiusta, inumana e inefficace” di Stéphane Séjourné, con cui descrive la politica italiana nei confronti della questione dei migranti. Il quotidiano Le Figaro fa sapere che le parole del leader di partito potrebbero ripetersi il prossimo 25 maggio a Roma, in occasione del seminario del gruppo europeo Renew.

Séjourné afferma che i due Paesi hanno divergenze a causa “delle culture politiche differenti e a delle storie differenti”. Tuttavia sottolinea che “sull’immigrazione siamo molto vicini”, per questo la destra francese condanna le parole di Darmanin, definite come “irresponsabili e maldestre”.

Parigi vuole mettere in difficoltà Le Pen

Le Figaro sottolinea come gli attacchi a Meloni che arrivano da Parigi sembrano voler “mettere in difficoltà Marine Le Pen”, spesso accostata alle posizioni della destra italiana. “A rischio di irritare un vicino della Francia, il campo di Macron si serve della dirigente nazionalista dell’Italia come di un nuovo spauracchio anti Rassemblement National (Rn). Utile, a un anno dalle elezioni europee del 2024, in vista delle quali gli alleati del capo dello Stato immaginano di rilanciare il duello fra un blocco di centro e un blocco nazionalista”, scrive Le Figaro