Si sorvola sulla questione della Ocean Viking in Italia, Parigi fa sbarcare i migranti a Tolone per il Patto di solidarietà.
Nonostante la telefonata che c’era stata tra Sergio Mattarella e Emmanuel Macron, la Francia reputa ancora “un brutto gesto” quello del governo italiano con le ong, ma nonostante ciò decide di andare avanti con l’emergenza migratoria. I migranti saranno fatti sbarcare a Tolone, certo, ma il numero di essi verrà detratto dal numero di persone che Parigi accoglie quest’anno, come prevede il Patto di solidarietà.
L’Eliseo reputa un “brutto gesto” quello dell’Italia che non ha accolto la Ocean Viking. Tuttavia, la Francia adesso sembra essersi ammorbidita sulla questione, e commenta “l’importante è continuare la cooperazione e non fermarsi qui”. L’emergenza migranti è più importante di qualsiasi altro diverbio interno fra Stati.
Dalla parte delle migrazioni
Secondo il Patto di Solidarietà, tutti gli Stati dell’Unione europea hanno il dovere di farsi carico di circa 10.000 migranti all’anno. Dopo il gesto del governo italiano, era stato proprio il portavoce del governo Olivier Veran ad annunciare lo stop alla ricollocazione di 3mila migranti provenienti dall’Italia. Eppure, Parigi oggi comunica all’Eliseo che “le persone sbarcate a Tolone saranno scontate da quanti sono accolti quest’anno a titolo di solidarietà con l’Italia”.
La Francia vuole realizzare una strategia in base ai propri principi e che protegga chi sostiene la libertà. “La pressione migratoria è fortemente cresciuta in questi ultimi anni in Europa e le nostre regole non sono state costruite per questa situazione”, dice Macron.
Piantedosi intanto continua a ribadire la versione dei fatti sulle controversie dell’8 novembre per i migranti dell’Ocean Viking. All’Aula del Senato avrebbe specificato come non ci sia mai stato un diniego specifico da parte dell’Italia, e che la nave avrebbe agito in maniera indipendente violando le leggi del mare e provocando essa stessa le tensioni registrate nei giorni successivi fra i due Paesi europei.
