Il Milan di Elliott, le prime mosse del fondo di Paul Singer

Il Fondo Elliott ha avviato l’escussione del pegno dopo l’insolvenza di Yonghong Li: il Milan passa così nelle mani di Paul Singer. Cambia il cda, sostituiti gli amministratori della Rossoneri Lux.

La storia di Yonghong Li al Milan si chiude dopo circa 15 mesi. Dopo il mancato versamento del bonifico di 32 milioni nei confronti del Fondo Elliott, la società finanziaria americana ha attivato l’articolo 6.4 dello statuto della Rossoneri Sport Lux, convertendo il debito in azioni. Il colosso di Paul Singer, infatti, ha già avviato l’escussione del pegno: Mister Li era esposto per 303 milioni più interessi.

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Cambio amministratori

Il primo atto ufficiale dopo il “terremoto” in via Aldo Rossi è la rimozione degli amministratori della Rossoneri Sport Lux (la società con cui Yonghong Li controllava il Milan): Chen Huashan e Henry Isabelle, che sono stati sostituiti da Viktor Schuh, Aldo Savi e Gloria Centineo Cavarretta Mazzoleni. Nei prossimi giorni, poi, toccherà anche al cda rossonero, dove andranno via tutti i membri cinesi. Non è escluso che possa cambiare anche il management (Fassone e Mirabelli, ndr).

Gestione o cessione?

Il Fondo Elliott si appresterebbe a una iniezione di 150 milioni, di cui una parte destinata al mercato. Inoltre, si parla di un ritorno di Paolo Maldini al Milan, per la parte sportiva. Se così fosse, il fondo americano andrebbe verso una gestione del club, al fine di valorizzarlo. Nel frattempo, Yonghong Li andrà di fronte al Tribunale del Lussemburgo, dove farà stabilire il valore corretto del Milan e chiederà che l’eventuale extra guadagno di una successiva rivendita vada a lui, con il fondo di Paul Singer che dovrebbe rientrare solo del suo prestito più interessi. In tal caso, come scrive il Corriere della Sera, Elliott sarebbe meno interessato a rivalutare il Milan e la vendita potrebbe quindi essere più rapida: la famiglia Ricketts e Ross sono in pole position.

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