Milan-Empoli story, Van Basten entra e segna. E i rossoneri sognano ancora lo scudetto

Milan-Empoli story, Van Basten entra e segna. E i rossoneri sognano ancora lo scudetto

Il 10 aprile 1988 si gioca Milan-Empoli. I rossoneri vincono grazie al gol di Van Basten. E dalla settimana dopo parte la rimonta al Napoli.

Nella stagione 1987/88 il Milan si presenta ai nastri di partenza con la novità Sacchi in panchina e un mercato da assoluto protagonista, con gli acquisti degli olandesi Gullit e Van Basten, e Ancelotti e Colombo.

Il lungo inseguimento al Napoli

Il Diavolo, dopo qualche difficoltà iniziale, ingrana la quinta e non perde più (a parte il ko a tavolino contro la Roma per il petardo che colpisce Tancredi, ndr). Il Napoli, però, non è da meno e nonostante la pesante sconfitta in casa dei rossoneri nel girone di andata rimane sempre in testa al campionato. A primavera il Milan ha sempre un ritardo di quattro punti.

Aprile, residue speranze

Le possibilità dei rossoneri sono giudicate basse, nonostante il Napoli non appaia in grandi condizioni. Vieppiù, lo scontro diretto è in programma in casa dei partenopei.

10 aprile, Milan-Empoli

Così, il 10 aprile 1988 sono in programma Milan-Empoli e Napoli-Inter. Queste le formazioni in campo a San Siro:
MILAN: G. Galli, Tassotti, Mussi, Colombo, F. Galli, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Virdis, Gullit, Evani.
EMPOLI: Drago, Vertova, Pasciullo, Gelain, Brambati, Lucci, Urbano, Della Scala, Incocciati, Cucchi, Mazzarri.  

https://www.youtube.com/watch?v=9n3y1cEqUEU

Il grande rientro

Dopo un lungo infortunio, Sacchi riabbraccia Van Basten, il quale inizia dalla panchina. La prima occasione è dell’Empoli, che va vicino al gol con Cucchi in contropiede. Il Milan ci prova con Donadoni, il cui tiro termina a lato. Poi, nella ripresa, ecco l’ingresso in campo di Van Basten. Al 61′ Ancelotti serve l’olandese: controllo, dribbling e destro imparabile che fa venire giù San Siro. I rossoneri avrebbero anche la possibilità di raddoppiare ma Baresi si fa parare il rigore da Drago.