Trentadue anni e Raiola alle spalle: il Milan pensa a una cessione ‘eccellente’

Trentadue anni e Raiola alle spalle: il Milan pensa a una cessione ‘eccellente’

Ignazio Abate potrebbe lasciare il Milan al termine della stagione: il difensore spegnerà 32 candeline quest’anno ed è stato scavalcato da Davide Calabria.

Milan, si allontana il rinnovo di Ignazio Abate. Secondo le ultime indiscrezioni, al termine della stagione in corso Ignazio Abate potrebbe lasciare i rossoneri. L’esterno azzurro, nato e cresciuto proprio nel Settore Giovanile del Milan, in questa stagione ha perso la maglia da titolare dopo l’esplosione di Davide Calabria, promosso a pieni voti da Gennaro Gattuso.

Trentadue anni e l’ombra di Mino Raiola

Ignazio Abate, in scadenza di contratto nell’estate del 2019, compirà quest’anno trentadue anni e ha sulle spalle uno stipendio da oltre 2 milioni di euro a stagione, non proprio pochi se dovesse in effetti rimanere una seconda scelta di Gennaro Gattuso.

Da non sottovalutare inoltre il fatto che il giocatore è seguito da Mino Raiola, persona non propriamente gradita a Casa Milan, in particolar modo al ds rossonero Massimiliano Mirabelli. A fine stagione le parti si incontreranno per discutere del futuro del giocatore anche se al momento l’impressione è che il giocatore possa lasciare i rossoneri.

E molto dipenderà da Gattuso

La seconda parte della stagione sarà decisiva anche per comprendere il futuro di Ignazio Abate: Gennaro Gattuso sembra aver trovato in Calabria e Ricardo Rodriguez i suoi titolari più o meno inamovibili.

Il problema è che al momento la coperta resta corta: la squalifica rimediata da Ricardo Rodriguez in Cagliari-Milan costringerà il tecnico a rivedere la sua formazione tipo: sulla corsia di sinistra dovrebbe agire proprio Davide Calabria, mentre a destra potrebbe essere impiegato proprio Ignazio Abate, lasciando di fatto alla porta di Milanello Luca Antonelli, alla ricerca di una squadra.

Contro la Lazio Abate avrà l’occasione per provare a mettersi in mostra e riscrivere le gerarchie di Gattuso.

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