Milan, l'amarezza di Abatantuono: "Questa squadra ormai è una banca"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, l’amarezza di Abatantuono: “Questa squadra ormai è una banca”

Milan International Champions Cup

L’attore e comico Diego Abatantuono ha ribadito, al CorSera, l’amarezza per le recenti evoluzioni societarie del Milan. Le sue parole

Diego Abatantuono, noto comico e attore e grande tifoso del Milan, si è lasciato andare in questi giorni a uno sfogo contro l’attuale proprietà della squadra. La sua volontà era quella di smettere di tifare Milan, per supportare provocatoriamente l’Atalanta. Il suo ragionamento è stato ripreso in un’intervista al Corriere della Sera.

Abatantuono: “Milan acquistato da un fondo? Non è una persona, ma una banca”

Il cuore è milanista, ma tutto nasce da lì, dal cuore. Il calcio è fatto di tifosi, di persone oneste che pagano il biglietto. Poi c’era il cuore del presidente, uno che nella squadra metteva impegno, denaro, perché prima non faceva quel mestiere lì, nessuno nasce presidente di calcio. Era un appassionato. Poi di colpo cambia tutto: i presidenti diventano investitori, il calcio è un business senza regole“.

Se il Milan viene acquistato da un fondo, non è una persona, ma è una banca. Quelli che ci lavorano, da Gazidis a Maldini, sono tutte brave persone, ma lavorano per qualcuno che non c’è, una banca non ha cuore, ha dei conti. Poi un giorno salta fuori: ah, meno male che ci hanno squalificato dalle coppe. Leggere che bello siamo fuori dalle Coppe, oh bene che diamo via il portiere, oh bene che diamo via Cutrone. Ma come? Non è bello per niente. Io sono tifoso e ci rimango male. E’ chiaro che resto milanista, se giocano Milan-Atalanta tengo per il Milan, ma di fronte non ho più il Milan che conosco io“.

Ivan Gazidis Ignazio Abate Luis Campos Giuseppe La Scala Milan
fonte foto https://twitter.com/theamedpost

Abatantuono: “L’Atalanta somiglia più al calcio di una volta”

Perché ho scelto l’Atalanta? E’ la squadra che più assomiglia al calcio che piaceva a me: una dirigenza di persone di qualità che crede nei giovani; tengono un allenatore tra i migliori, cambiano i calciatori ma il gioco resta lo stesso: al mercoledì vedrò l’Atalanta in tv, almeno ho qualcosa da fare. E poi certo non posso diventare interista, anche se l’80% dei miei amici è interista, e quest’anno l’Inter sarà una grande squadra. Il Napoli? Visto il mio lavoro, qualcuno potrebbe pensare a un conflitto d’interesse. L’Atalanta è come la squadra di una volta“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 2 Luglio 2019 11:04

Milan, ecco la strategia per arrivare a Ceballos

nl pixel