Milan, parla l’eterno Gianni Rivera: “Mi piacerebbe allenare in Serie A”

Milan, parla l’eterno Gianni Rivera: “Mi piacerebbe allenare in Serie A”

Gianni Rivera, intramontabile Golden Boy e capitano del Milan, è diventato ieri allenatore Uefa Pro: una nuova sfida per un “ragazzino” di 76 anni

A prescindere dal fatto che riesca o meno a sedersi su una panchina (una evenienza che pare assai improbabile), Gianni Rivera ha stabilito un record che difficilmente verrà battuto. Da ieri, infatti, la bandiera del Milan diventa il più anziano di sempre a ottenere il patentino di tecnico Uefa Pro. Si tratta del livello più alto del calcio continentale: quello che, in pratica, permette di allenare qualsiasi club al mondo. Gli obiettivi non sono, almeno per ora, quelli di intraprendere una nuova carriera professionale. La volontà è stata quella di portare avanti una nuova sfida, soddisfacendo così la sua immensa passione per il calcio.

Rivera a Radio Rai: “Tifo Milan, adesso soffriamo”

Se è vero che sulle colonne della Gazzetta ha ribadito di non avere intenzione di allenare, Rivera ha affermato cose un po’ differenti nel corso del programma radiofonico “Un giorno da pecora” di Radio Rai.Dove mi piacerebbe allenare? Dipende da chi mi chiamerà, gli allenatori vengono scelti, raramente scelgono. Se mi piacerebbe andare al Milan? In questo momento l’allenatore c’è già“.

In merito alla volontà di provare a sedersi in panchina, a sorpresa, Rivera afferma. “Certo, altrimenti non avrei preso il patentino. Sono sempre milanista, ma adesso soffriamo, soffriamo. Vorremmo tutti essere davanti all’Inter che, per ora, sembra più forte, ma chissà che durante il campionato le cose non cambino…“.

https://it.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_1966-1967#/media/File:Pasqualeriveracoppaitalia.jpg

Rivera, una carriera unica e formidabile

Gianni Rivera ha rappresentato il Milan lungo due decenni: gli anni ’60 e ’70. Arrivato dai rossoneri nel ’59, proveniente dall’Alessandria, il Golden Boy si è ritirato dal calcio giocato esattamente vent’anni dopo, festeggiando l’addio con il mitico Scudetto della Stella. I suoi numeri in rossonero sono impressionanti. 658 presenze ufficiali, con 164 gol. Il palmares è incredibile: 3 scudetti, 2 Coppe campioni, 4 Coppe Italia, 2 Coppe delle coppe, una Coppa Intercontinentale, a cui si aggiunge un Europeo con la nazionale italiana nel ’68.

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